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17/06/2024 06:00:00

Enzo Sturiano: "Dal sindaco Grillo ci aspettavamo un appello al voto per le due forze che lo sostengono"

 Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale di Marsala. A un anno dalla morte di Silvio Berlusconi, tutti dicevano che il partito non ci sarebbe stato più, si sarebbe dissolto, ma Forza Italia con la guida di Antonio Tajani cresce e in Sicilia alla luce dei risultati elettorali è il primo partito dell’Isola.

I dati dicono questo, è stata superata anche la Lega in termini di consensi e sicuramente lascia bene sperare, di presidente ce n’era uno, Berlusconi era particolarmente carismatico e sapeva tenere bene assieme la coalizione, tenendo in considerazione anche le piccole “anime” della stessa. Oggi Forza Italia, a distanza di un anno della perdita del presidente Berlusconi, dimostra che gli insegnamenti che Berlusconi ha dato sono stati rispettati. Tajani è un esempio di quello che è oggi la classe dirigente di Forza Italia, pacato, che non attacca mai gli avversari, che parla di contenuti con pacatezza e equilibrio, il ministro degli Esteri perfetto che poteva avere l’Italia.

Forza Italia alle europee in Sicilia ha presentato una lista “bomba” con 122 mila voti per Tamajo, 100 mila per Falcone, Caterina Chinnici 90mila. Una lista che in Sicilia e Sardegna che ha fatto la differenza. Che elezioni sono state?

Sicuramente difficili, chi vive la politica quotidianamente sapeva che i cittadini non sarebbero andati a votare. Ci sono state sezioni in cui non si è raggiunto il 20% dei votanti e questo la dice lunga su quello che è il concetto dei cittadini sull’Europa. Ma è stata nello stesso tempo anche una campagna fatta con passione, per noi sentire l’affetto della gente ci dà la carica per potere andare avanti, poi i risultati ci hanno dato ragione. Forza Italia in Sicilia è il primo partito con più del 24% dei consensi, vero che c’è stato il contributo di Saverio Romano e Totò Cuffaro, ma è pure vero che Forza Italia ha creduto in queste elezioni europee e ci sta mettendo la faccia, schierando i migliori candidati che poteva mettere in campo. C’è stato un plebiscito per Forza Italia e questo ci responsabilizza ancora di più perché siamo un partito guida in particolare nella nostra regione.

Lei Sturiano sosteneva Marco Falcone insieme a buona parte del gruppo marsalese, è andata bene.

Siamo soddisfatti ma siamo consapevoli che si poteva fare molto di più, ma abbiamo avuto un periodo delicato a partire dalla mozione di sfiducia. Quando andavamo a casa delle persone si perdeva tempo perché volevano delle spiegazioni rispetto a quanto stava accadendo a Marsala.

Presidente Sturiano c’è una diatriba che investe Forza Italia. C’è una rottura insanabile o cercherete un dialogo?

Sta accadendo quello che accade da vent’anni. Io ritengo che sia arrivato il momento di una nuova classe dirigente in questa provincia. I dati di Trapani sono emblematici, la città capoluogo era la capitale forzista, oggi si prendono pochi consensi e questa è la sintesi di queste diatribe. Forza Italia deve essere una, si deve avere rispetto delle maggioranze e delle opposizioni, dei numeri, ma ci deve essere rispetto, non si può dire: "Forza Italia sono io, siamo noi". Forza Italia siamo tutti e il popolo di Forza Italia sono tutti coloro che ci vogliono mettere la faccia e si candidano a classe dirigente. Poi il consenso popolare, quando si metteranno in discussione, dirà se sono in grado di essere rappresentativi ed essere gruppo dirigente. Lo abbiamo visto a Santa Ninfa, a Calatafimi e a Marsala, dove i dati dicono tutt’altro, dove si dice che c’è un’altra classe dirigente che non si riconosce in Stefano Pellegrino e in Toni Scilla, non possiamo nasconderci, esiste, c’è.

Presidente Sturiano è arrivato il bilancio in aula?

Sono stati trasmessi gli atti propedeutici al bilancio, è stato reso il parere al Piano triennale opere pubbliche e al Dup e nella prossima seduta consiliare, programmata per domani, martedì 18 giugno, inseriremo i punti relativi agli atti propedeutici al bilancio.

Sturiano, è stata discussa e votata la mozione di sfiducia al sindaco. Che Mozione è stata?

E’ stata molto dura, anche le settimane precedenti la mozione sono state molto agitate e ora mi auguro che si possa stemperare questo clima che non è quello di consessi democratici. Ci sono tanti problemi che vanno affrontati e il ruolo della politica è trovare soluzioni, non è solo quello di attaccare e criticare. Noi abbiamo un dovere, la legge ci riconosce una grande prerogativa che è quella di proporre le delibere e non solo aspettare che vengano proposte da altri. E se abbiamo un’idea di come deve essere questa città, si può iniziare a pianificare, io parlo con i colleghi consiglieri che sono in una larga maggioranza e nelle condizioni di determinare qualsiasi cosa in città, dispiace che non l’abbiano fatto prima.

La mozione di sfiducia al sindaco non è passata, è stata votata da 11 consiglieri, sette sono stati contrari, a difesa del sindaco, e poi ci sono i tre astenuti.  Su questi astenuti lei che lettura dà?

Secondo me la lettura che diamo un po’ tutti. In particolare il gruppo ex Liberi, in maniera corretta, hanno detto che non si sentivano di votare una mozione di sfiducia perché un mese fa erano ancora in maggioranza.

Sturiano, dicevamo degli astenuti alla mozione, Vito Milazzo e Piero Cavasino. Ma c’è stato un altro astenuto, Gaspare Di Girolamo. Nessuno si aspettava questa astensione.

Onestamente nemmeno io. Con il suo voto di astensione ha voluto lanciare determinati segnali.

Sturiano, la mozione contro il sindaco Massimo Grillo non è passata ma il primo cittadino ne esce sconfitto. E’ stato eletto nel 2020 con una maggioranza bulgara. 21 erano in maggioranza e tre opposizione, adesso sono quasi tutti opposizione. Come ha potuto delapidare un numero così congruo di consiglieri.

Forse per il semplice fatto che, quando ci sono troppi polli nel pollaio, finisce che tutti litigano. Ci sono stati diversi litigi e questa cosa non ha fatto il bene del sindaco. Il dato certo è che dal voto della mozione esce fuori una maggioranza consiliare che non è la maggioranza del sindaco.

Sturiano, il sindaco Grillo il giorno prima del voto ha fatto un video per dire che votava Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni.

Bene, benissimo…. Ho ricevuto tantissime chiamate da addetti ai lavori e simpatizzanti di Forza Italia che non si aspettavano un’uscita di questo tipo da parte del sindaco. Dopo qualche giorno dal voto della mozione di sfiducia, gli unici due partiti che sono rimasti a sostegno del sindaco Grillo sono Forza Italia e Fratelli d’Italia e ci aspettavamo un appello al voto per le due forze che in questo momento sostengono l’amministrazione. Ha fatto delle scelte di campo nette, legittime, ma questo ci è servito per fare più chiarezza.

Il sindaco ha preso la tessera di Fratelli d’Italia?

No, non ha preso la tessera ma nel momento in cui si manifesta con un appello al voto per Fratelli d’Italia, dichiara la volontà di aprire un ragionamento con Fratelli d’Italia.