Vito Scalisi con 3.309 voti, pari al 56,55 per cento, contro il 34,70 % di Giuseppina Spagnolo, seconda arrivata con 2.020 voti (una cinquantina di voti in più della lista “Scruscio”che la sosteneva), e’ il ventiseiesimo sindaco di Salemi dell’Italia repubblicana (non tenendo conto dei cinque commissari prefettizi succedutisi dal 1948 al 2013).
Il terzo candidato, Francesco Giuseppe Crimi, che si e’ fermato a 492 voti pari all’8,45%, ha racimolato anch’egli circa quaranta voti in piu’ della sua lista.
Alla cerimonia di passaggio, di ieri mattina 12 giugno, Vito Scalisi, assessore uscente alla Cultura, ha ricevuto le consegne da Domenico Venuti sindaco della città per un decennio.
Erano presenti quasi tutti i consiglieri eletti, il comandante della Stazione dei Carabinieri Aniello Camardella, la stampa, gran parte dei dipendenti comunali e un discreto numero di cittadini. Assenti i consiglieri di minoranza.
Da parte di Giusy Spagnolo, candidata sindaco in città con la lista “Scrusciu-Spagnolo sindaca” e’ intanto arrivata una nota in cui afferma di essere soddisfatti e che ora lavoreranno nel ruolo che spetta loro, ossia quello d’opposizione. “Lavoreremo per il bene della città e puntiamo a migliorare Salemi. In questa campagna elettorale abbiamo tanto ascoltato i cittadini e continueremo a farlo. A Vito Scalisi gli auguri di buon lavoro”.
Lo scambio di consegna tra il nuovo e l’uscente sindaco e’ stato contrassegnato da momenti di autentica emozione. Venuti, visibilmente commosso, ha ricordato gli anni di intenso lavoro passati insieme, contrassegnati da sforzi comuni tutti finalizzati, ha detto, a superare le difficoltà che quotidianamente si presentavano e che un buon amministratore deve affrontare e risolvere.
Il nuovo sindaco Scalisi, da parte sua, dopo aver sottolineato l’importanza della giornata per Salemi, ha riconosciuto che con “la guida di Venuti, il nostro comune ha conosciuto un periodo di crescita e sviluppo, caratterizzato da impegno, trasparenza e un profondo rispetto per i valori della nostra comunità. Ora che Venuti mi cede la fascia di sindaco, sono certo che questa eredità di valori continuerà a guidarci verso un futuro luminoso. Mi impegno a portare avanti con passione e dedizione il lavoro iniziato, confidando nel sostegno di tutti voi. La continuità è la chiave del progresso, e con l’energia e l’entusiasmo che porto con me, sono pronto a scrivere un nuovo capitolo della nostra storia.”
I prossimi saranno giorni di tensione? Di grande responsabilità, senza dubbio.
Si dovranno decidere i nominativi che andranno a ricoprire le cariche istituzionali, a cominciare dal Presidente e vice presidente del Consiglio comunale, gli assessori da aggiungere a quelli già indicati e poi, via via, i vari presidenti e i componenti delle Commissioni consiliari.
Saranno giornate calde, e non per il clima torrido previsto dai meteorologi, o tutto procederà serenamente in adempimento ad eventuali accordi precedentemente sottoscritti?
Quale sarà il criterio adottato? Si terrà conto delle preferenze o peserà l’appartenenza partitica?
Verranno premiati i campioni delle preferenze o si ragionerà in base al voto preso per le Europee? Perché tutti hanno votato per i loro partiti e tutti hanno i loro riferimenti e sono essi stessi referenti di politici.
Il risultato che subito colpisce l’osservatore e’, senza dubbio, l’eccezionale perfomance del vice-sindaco uscente Calogero Angelo.
Con 474 preferenze, ha superato sé stesso. Con settantaquattro voti in piu’ rispetto a cinque addietro. Angelo, ha alle spalle un curriculum quasi unico, basti pensare che fu eletto per la prima volta consigliere comunale nel 1990. Aveva 35 anni. Oggi e’ alla sua sesta legislatura. Nel corso di questi 34 anni ha acquisito un’invidiabile esperienza amministrativa e politica, conosce il territorio meglio delle sue tasche, e ha contatti quotidiani con tantissima gente. E’ quello che si dice “presente”.
Anche quello di Federica Armata, con i 444 voti di oggi (309) e di Giuseppe Bongiorno, con 421 oltre 100 voti in piu’ rispetto volta scorsa, entrambi del movimento “Terravutata” , e’ stato un risultato da non sottovalutare, anche perché espressione di un collettivo ben individuabile e pieno di risorse.
E, infine, gli esiti brillanti di Rina Gandolfo,assessore uscente, di Veronica Armata e di Pietro Crimi che marciavano affiatati in coppia.
Quale sarà quindi l’orientamento che il sindaco adotterà nei prossimi giorni?
Se già esiste una linea d’intesa lo si capirà anche dai tempi che verranno spesi per arrivare ad una sintesi priva di scontri. Anticipazioni non si sembra di poterne fare.
Una cosa ci sembra di potere dire con certezza: quella che si appresta a governare la città di Salemi per i prossimi cinque anni e’ una aggregazione civica e non e’ una coalizione di centro-sinistra, contrariamente a quanto ha scritto un quotidiano del mattino.
Il rispetto che abbiamo per i lettori c’impone sempre di non mistificare mai la realtà.
Franco Ciro Lo Re