Totò Cuffaro fa gli auguri agli eletti della Democrazia Cristiana di Castelvetrano per un proficuo lavoro. Ma la DC, formalmente, non ha partecipato alle amministrative della città, dal momento che i dirigenti regionali avevano diffidato “chiunque a spendere il nome ed il simbolo della Democrazia Cristiana”, invitando i dirigenti e gli iscritti ad evitare condotte in contrasto con le direttive del partito”.
Ai democristiani locali non è rimasto altro da fare che partecipare attraverso una lista civica, “Cittadini in Democrazia”, raggiungendo il ragguardevole risultato di 1709 voti di lista.
Oggi Cuffaro si complimenta con la DC di Castelvetrano, che avrebbe raggiunto l’11,89%, e augura buon lavoro ai tre consiglieri eletti (in realtà appartenenti alla lista civica “Cittadini in Democrazia”): “Mimmo Celia (399 voti), Giuseppe Errante Parrino (340 voti) e Giuseppe Stallone (253 voti).
Ma perché la DC non ha concesso il simbolo ai suoi candidati al consiglio comunale di Castelvetrano? La domanda era stata posta, durante la campagna elettorale, dal regista Giacomo Bonagiuso, tra gli assessori proposti dal candidato sindaco Salvatore Stuppia.
Gli abbiamo chiesto un commento su queste congratulazioni di Cuffaro e ci ha risposto così:
“Non si può che prendere atto che la mia domanda in campagna elettorale era non solo sensata, ma prioritaria. Fondamentale oserei dire! La DC di Cuffaro ha ingannato gli elettori prima dicendo che non avrebbe concesso il simbolo ai suoi rappresentanti e ora rivendicandosi come azionista principale della Giunta Lentini. Una mancanza di chiarezza che restituisce tutto il senso politico dello sconforto e della presa in giro! Inizia davvero male, nella opacità, questa vittoria al fotofinish. Attendo da allora risposte e mi sono giunte allegre foto col nasino da porcellino”.