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11/06/2024 06:00:00

Lentini sindaco a Castelvetrano, “Altro che padroni e padrini, solo la fiducia della gente”

 Vince al primo turno Giovanni Lentini. Quando supera il 40% mancano ancora i dati di alcune sezioni. Ma più passa il tempo, più si aggiungono decimali a quella percentuale che alla fine lo porterà dritto alla poltrona di sindaco di Castelvetrano: 6.277 voti, il 40,9% . Quasi il doppio dell’avversario Salvatore Stuppia che invece si ferma al 22,2%, con 3.415 voti.

Il terzo posto è per Marco Campagna del Partito Democratico con più di 2.500 voti.

Gli altri rimangono tutti al di sotto dell’8%. Compreso il sindaco 5 Stelle uscente Enzo Alfano che, prendendo 676 voti, si ferma al 4,4%. Dopo di lui, Abate che, con lo 0,7% ottiene poco più di un centinaio di voti, insufficienti forse anche per essere eletto consigliere.

 

L’avvocato Lentini è emozionato, gli trema la voce, proprio come durante alcuni passaggi del suo comizio di chiusura della campagna elettorale. Attorniato da giornalisti e sostenitori, rompe gli indugi: “Il grande mistero di questa campagna elettorale su chissà quali padroni e padrini ci siano dietro di noi, è stato risolto: sono lieto di annunciare che dietro di noi c’era la fiducia della gente”.

Poi, dopo aver bloccato con un colpo di tosse la commozione che sale prepotente dalla gola, aggiunge: “Siamo riusciti a mettere insieme una grande alleanza politica. Io ringrazio i partiti del governo di centrodestra regionale e le forze civiche che si sono volute manifestare e spendere insieme al sistema dei partiti per dare una svolta a questa città. Noi dobbiamo amministrare tutti insieme, è un imperativo categorico a cui risponderemo con la nostra azione amministrativa di ogni giorno”.

 

Tra gli amici presenti c’è Mimmo Turano, attuale assessore regionale all’Istruzione, arrivato terzo alle Europee con la Lega, dietro al generale Roberto Vannacci. E’ uno dei principali sponsor politici dell’avvocato Lentini che, sorrisi e bretellone colorate, con entrambe le mani gli tira su il braccio sinistro in segno di vittoria. Il clima è festoso, cedono alla commozione anche alcuni candidati al consiglio tra le sue sei liste, che gli garantiranno una maggioranza di governo fatta di undici persone su sedici. Col nuovo sindaco ci sono: Fratelli d’Italia, Prima l’Italia, Forza Italia, Cittadini in Democrazia, Castelvetrano Civica, Castelvetrano Rinasce.

 

Il pensiero di Lentini però va anche alla minoranza che siederà a Palazzo Pignatelli:

Speriamo di avere all’opposizione persone consapevoli di dover partecipare anche loro, con la loro funzione critica e di controllo, al progetto di ricostruire l’identità della città di Castelvetrano e soprattutto il nostro orgoglio di essere castelvetranesi.”

 

Poche centinaia di voti in meno e ci sarebbe stato il ballottaggio con Salvatore Stuppia, con esiti non proprio scontati, visto che al secondo turno gli apparentamenti avrebbero potuto sparigliare completamente le carte.

Adesso bisognerà rimboccarsi le maniche. Forti della propria schiacciante maggioranza in consiglio comunale, di un dissesto finanziario ormai alle spalle e senza più il peso della latitanza di Matteo Messina Denaro, non ci potranno essere alibi. L’aspettativa della città è altissima.

 

Egidio Morici