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09/06/2024 00:40:00

Capo Feto, scrigno di biodiversità

 Le Nazioni Unite, come è noto, il 5/6/1972, hanno istituito la “giornata mondiale dell’ambiente”, per sensibilizzare sempre più i popoli al rispetto dell’ambiente. In previsione della ricorrenza, le Ass. ni ambientaliste GIVA 2010 e Pro Capo Feto – Federazione Nazionale Pro Natura, hanno ritenuto opportuno condurre un’escursione naturalistica all’Oasi di Protezione e Rifugio della fauna di Capo Feto che, ancora in questo periodo, dovrebbe accogliere l’Hoplia attilioi.

L’attilioi, dal nome di Attilio Carapezza, ricercatore che per primo, il 28/V/1978, ha individuato l’insetto, è un coleottero che al mondo, ad oggi, è stato scoperto solo a Capo Feto. Da quella data, tra l’altro, è stato possibile osservarlo solo nel mese di maggio e in parte del mese di giugno se le condizioni meteorologiche si mantengono buone. La presenza dell’insetto sembrerebbe legata alla fioritura della Silene celirosa che quest’anno a Capo Feto, per le avverse condizioni meteo, ha concluso anzitempo il ciclo vegetativo. Per questo motivo, probabilmente, non è stato possibile rilevare l’insetto. Capo Feto, da sito naturalistico della Sicilia più vicino al continente africano, ha comunque offerto ai visitatori la possibilità di osservare un’altra rarità, il Monarca africano, farfalla delle Ninfalidi . Il Lepidottero le prime volte in Sicilia è stato osservato lungo il litorale di Buonfornello, mentre dalle nostre parti è stato rilevato e fotografato dal 17/4/2016, alla laguna di Tonnarella, dai naturalisti Antonino Barbera ed Enzo Sciabica. Negli anni a seguire ha confermato la presenza alla laguna e successivamente è stato visto alla riserva naturale Lago Preola e Gorghi Tondi e al Pantano Leone. Non era stato osservato a Capo Feto e la sua presenza ha fatto dimenticare, in un certo qual senso, l’incuria e la sporcizia che regnano nell’area naturale protetta.


Enzo Sciabica