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08/06/2024 06:00:00

Il voto a Mazara: Quinci, Cristaldi o Ippolito alla guida della città

Mosè separava il mare. Salvatore Quinci, detto Totò, Sindaco boyscout che punta alla sua rielezione, a Mazara del Vallo, ha fatto una cosa simile: separare la sabbia dal mare, cercare di ricreare la spiaggia, a Tonnarella. Non si parla d'altro, negli ultimi giorni a Mazara del Vallo in vista del voto di oggi e domani per le amministrative.

Quinci ha fatto una campagna elettorale di annunci ed inaugurazioni, e il culmine è stata proprio la macchina per sputare sabbia sul lungomare di Tonnarella. Un miracolo della buona amministrazione, per i suoi sostenitori, un presa in giro, con grave rischio ambientale, per i detrattori.

Il vice sindaco Bilardello pubblica foto e parla di "spettacolo".  Durissimo è stato l'ex Sindaco Giorgio Macaddino: "Il tratto di spiaggia di Tonnarella oggetto di ricollocazione di sabbia, e non di ripascimento  - scrive con in un lungo post dalla sintassi un po' confusa - si è trasformata in un attentato ambientale di vaste proporzioni".

Quinci affronta questa campagna elettorale da ex civico consegnatosi nelle mani del centrodestra ufficiale di Fratelli d'Italia. La destra di pancia, invece, che a Mazara ha grande tradizione, punta ancora sul baffo più famoso della politica siciliana, Nicola Cristaldi dalle cento vite, che si avvale anche dell'aiuto di Giorgio Randazzo, che proprio cinque anni fa portò Quinci al ballottaggio.

La terza candidata è infine l'avvocata Vita Maria Ippolito: anche qui, tanta roba insieme, neodemocristiani di Cuffaro e quel che rimane della "parte ufficiale" Pd, movimenti pro - vita e laici. Candidature non omogenee, pezzi che mancano (ad esempio, non ci sono ufficialmente nè i Cinque Stelle nè il Pd...). Quanto confusione all'ombra del Satiro. 

 Si tratta di votare il male minore, dicono Valentina e Francesca della Libreria Lettera 22 , che guardano con disincanto a queste elezioni: "Il clima all'inizio sembrava anche distensivo, con un confronto di programmi. Poi, in realtà, ci sono stati anche attacchi personali e i toni sono cambiati. Non è stata una campagna elettorale centrata sui temi. Molti programmi non li abbiamo capiti"

Dal comitato di Quinci dicono che il punto di non ritorno è stato un comizio di Ippolito, ad inizio della campagna elettorale: "Tante accuse gratuite e di cattivo gusto nei confronti del Sindaco uscente e della nostra coalizione". E da lì il clima si è incendiato. 

Altro tema cruciale è quello dell'ospedale di Mazara del Vallo, continuamente a rischio declassamento. Su questo tema punta molto Ippolito, accusando il sindaco uscente. Polemiche anche sulla pista ciclabile, il porto canale, la cura delle periferie, la questione acqua, con il denitrificatore inaugurato dall'amministrazione pochi giorni fa.  Quinci annuncia miracoli, Ippolito inaugura comitati.

E Nicola Cristaldi? Pare viva una seconda giovinezza, dice chi lo conosce bene. Fa tante passeggiate, a piedi o in scooter, per i quartieri della città. 

"E' stata una campagna elettorale anomala - racconta Francesco Mezzapelle, ormai giornalista veterano di Mazara- perchè non ci sono state molte persone in giro, parecchi comitati erano anche vuoti. In tanti hanno preferito utilizzare i social, a cominciare dai tre candidati Sindaci". Ma i toni sono stati davvero accesi? "Si, ma sono stati utilizzati da tutti. Sono state purtroppo create le condizioni proprio attraverso i social, con tanti hater che hanno foraggiato lo scontro". 

 Tiziana Giacalone è la presidente dell'Anpi: "Abbiamo preso posizione - racconta -  alla vigilia del voto, e ne abbiamo per tutti gli schieramenti".  L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) di Mazara, nel documento diffuso poche ore fa, "si rivolge alle cittadine e ai cittadini affinché sappiano orientare la nuova Amministrazione locale a impegnarsi nella lotta per la legalità, agendo nel rispetto delle regole e seguendo il principio della trasparenza dell’azione amministrativa. In linea con la nostra Costituzione, che è democratica e antifascista, la nuova Amministrazione dovrà essere in grado di superare ogni forma di discriminazione e razzismo, arginare le derive fasciste e le limitazioni delle libertà personali, per quanto nelle sue competenze. Riteniamo che debbano essere garantiti i diritti fondamentali come il diritto alla salute, il diritto all’acqua potabile ogni giorno, la tutela dell’ambiente e la libertà di scelta e autodeterminazione delle donne".