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06/06/2024 06:00:00

 Salemi. Crisi idrica, tre nuovi pozzi in attesa del via libera da parte del Genio civile di Trapani

L’acqua, uno dei quattro elementi fondamentali in natura, mai come in questi mesi sta apparendo come un bene prezioso e fondamentale per la salvaguardia delle condizioni civili e igienico-sanitarie e per la sopravvivenza dell’economia agricola isolana.

La crisi idrica che imperversa sull’Isola si sta aggravando ogni giorno di piu’. Si teme che a ottobre non si avranno piu’ risorse sufficienti La siccità in Sicilia non è più una emergenza ma una drammatica realtà.

Stiamo pagando il prezzo di errori imperdonabili della politica dei governi regionali succedutisi nei decenni passati.

Paradossalmente anche Nello Musumeci ex-presidente della Regione siciliana, oggi ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ha lanciato il suo grido d’allarme e ha promesso finanziamenti per le opere necessarie a contrastare la siccità. Dovrebbero arrivare attraverso la Protezione Civile. Ma il condizionale in questi casi e’ sempre preferibile.

Hanno stilato un elenco di 53 interventi. Sono 11 i lavori previsti in provincia di Trapani, per un totale di 2 milioni e 276 mila euro (oltre i 240.500 per le autobotti).

Si riattiveranno vecchi pozzi o ne scaveranno dei nuovi. Tra i sette Comuni interessati c’e’ anche Salemi.

Viene promesso che le opere saranno realizzate entro 60 giorni al massimo.

Per Salemi sono previsti lavori di potenziamento dei pozzi " Ulmi – Filci – Bagnitelli – Polizzo - San Giacomo" di proprietà comunali.

L’intervento e’ finalizzato all’ aumento della dotazione idrica comunale di circa 16 litri al secondo.

La spesa prevista e’ di 270 mila euro e i lavori dovrebbero completarsi in 45 giorni.

Occorre segnarsi questi dati e vigilare. Noi lo faremo.

Intanto, dopo la riduzione della portata idrica immessa nelle reti da Siciliacque, gli abitanti di Salemi stanno vivendo una situazione di enorme disagio.

Siciliacque aveva comunicato una riduzione del 10% ma la portata "e’ apparsa ben superiore", confermata dall'amministrazione comunale di Domenico Venuti, tanto da invitare i cittadini a un uso "responsabile e razionale" dell'acqua

Una misura dura ma necessaria per assicurare il prezioso liquido a tutti.

Per l'impossibilità di garantire alla comunità e agli operatori economici una regolare distribuzione idrica con mezzi alternativi, la situazione e’ al limite di una emergenza di carattere igienico-sanitario. Come sta accadendo in alcuni comuni dell’agrigentino.

Certamente la crisi si e’ acuita a causa della siccità, ma non bisogna dimenticare la vera causa e’ presente da decenni, motivi endemici, una perenne e colpevole dispersione idrica dovuta agli impianti obsoleti, da anni privi di manutenzione.

A confermare quanto stiamo dicendo, ci sono state le sentenze del Tar e della Corte Costituzionale che a suo tempo accolsero i ricorsi presentati proprio dal Comune di Salemi contro il diktat con il quale la Regione aveva imposto agli enti locali la presa in carico della rete acquedotti.

Nel frattempo e negli anni, anche se il Comune di Salemi aveva provveduto con proprie risorse (circa tre milioni di euro) alla manutenzione delle reti oggi la situazione è divenuta insostenibile.

"Dovrà essere la Regione – ha stabilito il Tar - a farsi carico del problema della gestione del servizio idrico nei Comuni in cui operava l'Eas".

Su quest'ultimo punto, il Comune di Salemi si è rivolto nuovamente al Tar per un giudizio 'di ottemperanza', affinché la Regione adempia a quanto disposto dalle diverse sentenze. Come parlare al vento.

Un quadro, quindi, che vede coinvolta la Regione in duplice veste, dal momento che l'Assemblea territoriale idrica di Trapani è commissariata ( tanto per cambiare!) con un dirigente regionale.

Tutto inutile. Fino ad oggi "non risultano ancora erogati" i 26 milioni di euro in favore di Siciliacque previsti dalla convenzione con la Regione per il periodo che va dal secondo semestre 2022 all'anno corrente.

Ecco perché servono interventi urgenti per affrontare l'emergenza. Tutto il resto sono solo “chiacchiere e tabacchiere di legno”, come soleva dire il nostro professore di greco e latino.

Intanto, il comune di Salemi provvederà, nei prossimi giorni, all’escavazione di tre i pozzi gemelli a quelli comunali già esistenti. La spesa per la realizzazione dei tre nuovi pozzi era stata già fissata nel bilancio di previsione messo a punto dalla Giunta Venuti alcuni mesi fa, ancor prima che scoppiasse l'emergenza idrica, grazie alla disponibilità di proprie risorse ne aveva avviato l'iter.

Ha inoltre ottenuto un finanziamento nell'ambito delle risorse stanziate per l'emergenza idrica e ora attende il via libera dagli uffici del Genio civile di Trapani.

I tre nuovi pozzi saranno realizzati accanto a quelli già esistenti: nella zona dello stadio San Giacomo e nelle contrade Ulmi e Bagnitelli.

E’ previsto, inoltre, un progetto per l'utilizzo delle sorgenti presenti nella zona di Pianto delle donne.

Occorre comunque sottolineare che questi interventi non potranno risolvere autonomamente una crisi le cui cause sono molteplici: dall'assenza delle piogge, che ha provocato una consistente riduzione della portata idrica fornita ai comuni siciliani, ai problemi di una rete di distribuzione regionale vecchia e inefficiente.

A fronte di un'emergenza che mette in ginocchio l'intera Sicilia, occorre ribadire che il problema idrico è abbastanza complicato. Per affrontarlo servono competenza, serietà, e risorse finanziarie e, certamente, non basteranno i venti milioni di euro che il governo nazionale ha promesso per la Sicilia.

Franco Ciro Lo Re