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04/06/2024 06:00:00

Antonio Parrinello: "In Europa per le istanze del comparto agricolo e dare risposte al territorio"

 Antonio Parrinello, candidato al parlamento europeo con la lista Libertà di Cateno De Luca. Quali temi portiamo in Europa?

Quelli per cui ho lavorato una vita. Ancora oggi la stragrande maggioranza del bilancio comunitario è diretto verso l’agricoltura e poi perché abbiamo bisogno di una politica agricola seria che ci tolga dal caos in cui siamo precipitati, ormai siamo sull’orlo del baratro. Solo un’azione mirata, precisa, di persone che sanno cosa fare, può tentare, perché sarà difficile, di risollevare questo comparto, ma io ce la metterò tutta. Ma poi mi occuperò degli altri temi sui quali lavoro. Nei giorni scorsi a Pantelleria c’è stato un incontro con 140 persone da tutta Europa e io sono tra gli artefici di questo incontro, il progetto è nato quando sono stato tre anni al Parco dell’Isola e siamo riusciti a far inserire Pantelleria, assieme ad altre due isole siciliane, nel progetto di accelerazione della transizione energetica dell’Unione Europea, portando l’Isola al centro dell’attenzione comunitaria. Il governo italiano di questo non si è accorto. Noi pensiamo che l’intelligenza artificiale e la transizione energetica non sono parole vuote ma il nostro futuro. Uno dei più grandi pensatori al mondo, l’israeliano Harari dice che non ci sono università al mondo che sanno quali sono i mestieri che serviranno fra dieci anni. E allora se non abbiamo idea di dove andiamo, non sapremo cosa fare. Qui siamo a Marsala e la prossima rivoluzione mondiale è nata qui, perché la marsalese Anna Grassellino sta dirigendo al Fermi Lab di Chicago il più grande progetto di computer quantistici e quando arriveranno sul mercato bisognerà essere pronti perché cambieranno il mondo. Lì noi ci giochiamo una grande partita.

Una parte del programma di Cateno De Luca dice “Meno Europa più Italia”.

’Tutti dicono la stessa cosa perché è evidente che c’è un’Europa che non funziona. Se funzionasse oggi non ci sarebbe la guerra tra Russia e Ucraina e probabilmente non ci sarebbe il dramma che sta accadendo a Gaza. Non è possibile che l’Europa non sia presente ai propri confini. Dov’è l’Europa? L’unico che continua imperterrito ogni giorno è Papa Bergoglio. Lì ci sono milioni di persone che rischiano di morire da un momento all’altro nel silenzio assordante di tutti e dell’Europa.

Quale la sua posizione sul ponte sullo Stretto di Messina?

L’unica cosa che non serve alla Sicilia è il ponte. Non solo non serve, ma ci sono degli interessi incredibili dietro. Il ponte sarà realizzato da Webuild, ma le aziende siciliane non saranno impegnate. Se dovessimo restaurare le nostre strade, dighe, porti e aeroporti lavorerebbero le imprese siciliane. Allora il ponte non serve sotto nessun profilo. Per primo la questione sismica, lo dicono i maggiori esperti nominati dal governo. Tutti i ponti mondiali con queste caratteristiche collegano due reti di economie, persone, merci; sullo Stretto la stragrande maggioranza di movimenti sta tra le due città Messina e Reggio Calabria, ma il ponte mette in collegamento Messina a Villa San Giovanni, e tutta una parte viene esclusa. I turisti viaggiano in aereo, le merci è vero viaggiano in tir ma i tir vanno sulle navi ma per andare a Salerno, Civitavecchia, Livorno o Genova, e nessun trasportatore sente il bisogno di fare duemila km di autostrada, perché viaggia in nave. Il ponte non serve a nessuno e non serve ai Siciliani.

Parrinello, il suo appello al voto.

A Marsala mi conoscono, in provincia di Trapani mi conoscono, mi conoscono in molte parti della Sicilia. Ovunque sono stato in Regione ho sempre cercato di portare delle novità, l’ho fatto anche al Parco Nazionale di Pantelleria, in tre anni, dove abbiamo fatto delle cose eccellenti per quel territorio. Io ho una summa di esperienze fatte sul campo, in tantissimi settori, non ho mai accettato compromessi, non ho mai avuto padroni o padrini e sono a disposizione di questa comunità per tentare di fare in modo che le cose che si decidono a Bruxelles abbiano un senso anche dalle nostre parti. Votatemi perché noi il 4 per cento lo supereremo e le istanze che io ho portato avanti per tutta la mia vita, soprattutto, per il comparto agricolo, avranno voce e pugni sui tavoli europei e ci saranno le risposte alle esigenze del territorio. Il voto a me è un buon investimento.