Siamo a fine anno scolastico. Ed il pensiero corre a quel compagno di classe - lo abbiamo avuto tutti - che durante l'anno non faceva, in pratica, nulla. A volte perchè era intelligente ma svogliato, altre volte perchè proprio inadeguato, senza mezzi. Però, aspettava Maggio, in particolare la fine di Maggio, per darsi da fare come non mai, preso da una frenesia incontrollabile per fare qualche interrogazione, strappare una sufficenza, svangarla un'altra volta. E magari ci riusciva (poi se ne vantava tutta l'estate: "Ho studiato due settimane e sono stato promosso come voi che vi siete fatti un mazzo così tutto l'anno").
Il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, assomiglia a quel compagno di classe là. Da quando è stata presentata la mozione di sfiducia contro di lui - quella che approda oggi in aula in consiglio comunale per la discussione - a Marsala è tutto un aprirsi di cantieri. Sta facendo in un mese quello che non ha fatto in tre anni. Si abbattono muri, si inaugurano opere pubbliche annunciate, tutte, come strategiche, definitive, nel sontuoso percorso di sviluppo della città. Neanche in quelle città delle Cina dove alzano un grattacielo al giorno c'è questo fermento.
Quindi, ben venga la mozione di sfiducia. Ce ne vorrebbe una al mese, se questo è il risultato, questa miccia improvvisa che si accende e sveglia l'amministrazione comuale di Marsala da tre anni di torpore. Magari ne presentiamo un'altra e riapre la piscina, un'altra ancora e finalmente potremo vedere correre i cavalli all'ippodromo che sta facendo realizzare - unico Sindaco in Italia - con i soldi del Pnrr (quelli che servirebbero per i giovani e l'occupazione, non per le puledre e l'ippica). Presentiamo un'altra mozione di sfiducia, un'altra ancora, e magari spuntano fuori i progetti per rifare la rete idrica in città. Forza.
Si, questa mozione di sfiducia un risultato l'ha ottenuto. Quanti bei cantieri, quanti annunci. E pazienza se rimane il sospetto di un "facite ammuina" caro alla tradizione napoletana, tutto un fare confusione, cioè, per dare l'idea del movimento.
Un altro risultato, poi, questa mozione lo porterà a casa. Farà chiarezza. Per i pochi che ancora si interessano di politica a Marsala, servirà a capire chi sta con chi. Sappiamo ad esempio che mezza Forza Italia, quella rappresentata dal coordinatore comunale - disconosciuto dal suo stesso partito, meraviglia - Tommaso Putaggio (che è anche rappresentante delle associazioni culturali nella imprenscindibile consulta per il turismo), è con il Sindaco Grillo. Così come Fratelli d'Italia (ma non ditelo al coordinatore provinciale, Maurizio Miceli). Per il resto, è tutta un'ammuina anche lì.
L'unico risultato che la mozione di sfiducia non porterà a casa, oggi, è proprio la sfiducia stessa. Non passerà. E non certo per l'appello del deputato regionale Stefano Pellegrino fatto dalla tv dell'assessore di Forza Italia. Pellegrino è il migliore alleato che Grillo ha, va detto. Anzi, l'amico che tutti vorremmo avere. Gli puoi fare di tutto, te lo trovi sempre accanto. Pensate, Grillo ha brigato per non farlo rieleggere all'Ars, ha fatto di tutto per fargli perdere voti, non c'è riuscito, e adesso Stefano Pellegrino è la sua spalla. Siamo a livello di un rapporto sadico (e dispiace per coloro che hanno votato Pellegrino, a Marsala, convinti che ci fosse dietro un percorso politico, ed invece era solo un gioco ...).
No, la mozione non passerà. E non sarà nemmeno per il video dello stesso Sindaco Grillo - un appello che punta ad impietosire più che a spiegare - se non per il vizio antico di chi ha una poltrona di non mollarla. Sfiduciare il Sindaco significherebbe, per i consiglieri, perdere il posto. E 1800 euro al mese. Chi lo butta via, questo tesoro, in questi tempi di magra?
E poi, la mozione non passerà, perchè è tutta una questione di trame e trattative, e della specialità in cui Massimo Grillo è campione di razza: quella della sopravvivenza, anche se intorno restano macerie.
Giacomo Di Girolamo