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03/06/2024 18:19:00

Occhio al tonno venduto a 4 euro al chilo. E' quello che ci fa finire in ospedale

 Nelle ultime giornate, diversi consumatori di Alcamo e Trapani sono stati ricoverati per avvelenamento dovuto al consumo di tonno lavorato e conservato in condizioni igieniche precarie. Questa problematica è emersa con particolare dopo la riapertura della pesca del tonno rosso, con un incremento delle attività illegali di pesca e vendita nel mercato siciliano.

Il tonno, venduto a prezzi incredibilmente bassi, come testimoniato dai 3,99 euro al chilo nel mercato di Ballarò a Palermo, ha sollevato preoccupazioni significative sulla sicurezza alimentare. Questi prezzi sospettosamente bassi suggeriscono che il tonno potrebbe essere stato catturato al di fuori delle quote stabilite dall'Unione Europea, sfuggendo così ai necessari controlli sanitari.

Il Gruppo Adorno, un'organizzazione di volontari specializzati nell'antibracconaggio, ha condotto un'indagine che ha rivelato l'uso di tecniche di cattura illegali da parte di barche non autorizzate nello Stretto di Messina. Questo ha portato alla vendita diffusa di tonno a prezzi stracciati, facilitando la commercializzazione di un prodotto potenzialmente pericoloso per la salute pubblica. Il tonno mantenuto in condizioni inadeguate può infatti produrre una proteina tossica, indetectabile al gusto ma nociva per l'organismo.

Nel frattempo, le pescherie regolamentate espongono il tonno a prezzi notevolmente superiori, rispettando i criteri sanitari e garantendo la sicurezza del prodotto. La discrepanza di prezzo tra il mercato regolare e quello illecito è allarmante e indica un marcato disinteresse per le normative vigenti in parte del settore.

Inoltre, il Gruppo Adorno ha messo in luce la necessità di intensificare i controlli in mare per impedire la pesca eccessiva e illegale. La questione ha anche raggiunto il Parlamento Europeo, dove sono state presentate interpellanze per sollecitare una più rigorosa regolamentazione e possibile apertura di procedura d'infrazione contro l'Italia per il mancato rispetto delle quote di pesca.

Questo fenomeno non solo mette a rischio la salute dei consumatori ma minaccia anche la sostenibilità delle risorse ittiche, rendendo imperativo un intervento legislativo urgente e decisivo per ristabilire l'ordine e la sicurezza nel settore della pesca del tonno in Italia.