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03/06/2024 10:20:00

Presentato il programma delle Orestiadi di Gibellina

Gibellina è pronta a trasformarsi ancora una volta in un palcoscenico all'aperto per la 43ª edizione delle Orestiadi, che si svolgerà dal 5 luglio al 10 agosto 2024. Quest'anno, il festival promette un ricco programma di eventi che spaziano dal teatro alla musica, passando per l'arte visiva, celebrando il tema "la forza delle parole".

Le attività si svolgeranno principalmente tra il suggestivo Baglio di Stefano e il Cretto di Burri, simbolo di rinascita e di creatività contemporanea. Il festival è sostenuto dall'Assessorato al Turismo e dall'Assessorato ai Beni Culturali e dell'identità siciliana della Regione Sicilia, confermando il suo ruolo come punto di riferimento culturale nell'isola.

La direzione artistica di Alfio Scuderi continua a navigare verso l'innovazione e l'esplorazione della contemporaneità attraverso espressioni artistiche multiple. Quest'anno, il festival ospiterà quattordici spettacoli, includendo due anteprime e quattro prime nazionali. Particolare attenzione sarà dedicata ai progetti site specific creati appositamente per gli spazi unici del Cretto di Burri.

L'inaugurazione vedrà una serata dedicata a Giorgio Gaber, con un omaggio intitolato “Anche per oggi non si vola”, interpretato da Salvo Ficarra, Marcello Mordino e Massimiliano Geraci, con le musiche eseguite dal vivo da Riccardo Serradifalco e altri artisti. Questo evento speciale è realizzato in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber di Milano.

Il festival continuerà a esplorare l'intersezione tra parole e musica con eventi che riflettono su importanti figure culturali italiane come Ennio Flaiano e Danilo Dolci, quest'ultimo celebrato nel centenario della sua nascita con performances che uniscono teatro, poesia e riflessioni sociali.

Tra gli highlights, "Radio Argo", una riscrittura contemporanea dell'Orestea, e la celebrazione annuale in memoria di Paolo Borsellino, che quest'anno presenta "La Grande Menzogna", un testo scritto e diretto da Claudio Fava.

Il finale del festival è previsto al Cretto di Burri con due progetti speciali che fondono narrazione, musica e danza, creando un'esperienza immersiva e riflessiva sul potere trasformativo delle parole e dell'arte