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01/06/2024 06:00:00

Marsala. La sfiducia a Grillo. "E' il declino, ecco perchè deve andare a casa"

“Dobbiamo mandarli a casa adesso. Non possiamo perdere altro tempo, non possiamo perdere altri finanziamenti”. A casa per i 12 consiglieri comunali di Marsala che hanno firmato la mozione di sfiducia deve andarci il sindaco Massimo Grillo.


Una mozione che lunedì arriverà in aula per essere discussa e votata. E si tratta di un momento storico per la città. Perchè di crisi tra consiglieri e sindaci se ne sono viste in questi anni, ma questo passaggio non si raggiungeva da molto tempo.

Al sindaco Grillo si contestano 4 anni di inefficienze, di finanziamenti e progetti persi, di scelte politiche sbagliate, di non aver saputo amministrare la città, di non aver rispettato il programma elettorale. Qui i particolari della mozione con la quale si vuole sfiduciare il sindaco. 

 

A presentare la mozione, ieri mattina a Palazzo VII Aprile alcuni dei 12 consiglieri che hanno firmato la sfiducia: Rino Passalacqua, Nicola Fici, Flavio Coppola, Gabriele Di Pietra, Leo Orlando, Mario Rodriquez, Piergiorgio Giacalone.


Come si è arrivati alla mozione di sfiducia lo ha specificato il consigliere Rino Passalacqua, che insieme a Nicola Fici e Mario Rodriquez, sono gli unici che sono stati eletti in opposizione. Gli altri erano a sostegno di Grillo e poi sono passati all'opposizione in tempi diversi e con motivazioni diverse.


Per Rino Passalacqua ci saranno altri consiglieri che si aggiungeranno alla mozione di sfiducia, perchè per sfiduciare il sindaco servono 15 voti.
“Il sindaco non è più rappresentativo. Abbiamo scelto lo strumento della mozione, sappiamo benissimo della responsabilità che grava sulle nostre spalle, ma abbiamo assistito al declino di questa città. Le anime che hanno firmato la mozione sono diverse, molti sono stati eletti in maggioranza, dopo 4 anni non ci sono più alibi, abbiamo perso i fondi per il dissesto idrogeologico nell’area di fronte Capo Boeo, abbiamo perso i fondi per l’asilo di contrada Bosco. E poi il fatto di queste ore legato all’acqua: la rete idrica è fatiscente, grazie ai fondi del PNRR in Sicilia sono stati appaltati lavori in tal senso e il sindaco grillo ha avuto a disposizione 4 tecnici a disposizione ma ha partorito l’ippodromo. E’ un modo di fare politica medioevale con incarichi politici, ho chiesto al segretario generale le relazioni di cosa hanno prodotto questi consulenti. La cosa pubblica si è affossata. Ci vuole un cambio di rotta, uno scatto di orgoglio, rinuncire ai privilegi che derivano dal fare i consiglieri comunali”, dice Passalacqua.

 

 

 

La mozione approderà in Aula il 4 giugno, sarà un dibattito politico interessante indipendentemente da quello che poi accadrà, comunque si aprirà una fase di riflessione sul come mandare avanti il presente e su come affrontare il futuro. Quello che emergerà sarà la compattezza del gruppo dei 12, a cui potrebbero sommarsi altre figure. Per passare la mozione deve essere votata favorevolmente da 15 persone. Saranno in consiglio tutti e 12 i consiglieri? Voteranno favorevolmente? Ci saranno tra quei sottoscrittori degli astenuti? Il 4 giugno si segnerà una chiara linea tra chi sosterrà l’Amministrazione e chi no.Al momento i firmatari non hanno un progetto unico per il dopo. Ma comunque vada ci si sta lavorando.

La posizione espressa dal consigliere Gabriele Di Pietra è quella del gruppo consiliare Civicamente: “La mozione è stata scritta da persone diverse, la posizione del gruppo Civicamente è distinta da quello che sarà il percorso successivo. Seppure ci sia stato un dialogo ad oggi non c’è un percorso comune o un solo nome da ricondurre a tutto il gruppo. Intendiamo sfiduciare il sindaco per le gravi mancanze”.


Si tratta, ha sottolineato il consigliere Nicola Fici, di “un malessere diffuso, il compito dei consiglieri è esercitare il proprio ruolo, la mozione di sfiducia è un atto importante, c’è un parere di regolarità tecnica, questo è un fatto storico, bisogna aprire una profonda riflessione sulle questioni della città, dobbiamo avviare un dibattito serrato. La voglia di stare insieme c’è ma sappiamo quali sono le dinamiche della politica, dobbiamo farci trovare pronti. Tante opportunità sono state disattese”.

Anche per Flavio Coppola ci sono gravi inadempienze da parte del Primo Cittadino, di tanti ritardi che riguardano la trattazione del bilancio o del DUP: “La seduta delle interrogazioni che non risolve nulla, si danno risposte vaghe. La mozione è stata elaborata e va sviscerata punto per punto. Il piano rifiuti non è ancora stato affrontato, qui si parla della città”.

E sulla “fantomatica” violazione di un pc di una dipendente di Palazzo VII Aprile per stampare o rimaneggiare la mozione ha risposto Leo Orlando: “Era un pc senza password, abbiamo tante volte chiesto di avere dei tablet per potere essere autonomi”. Intanto pare che il segretario generale del Comune abbia già avviato una indagine interna per capire se la violazione di un pc, in dotazione ad una pubblica amministrazione, ci sia stata e in che modalità. La mancanza di una password non autorizza a violarne l’accesso, è per natura un atto scorretto aldilà delle responsabilità penali se ci dovessero essere, per non parlare dei dati sensibili presenti all’interno di un pc. E’ stato il presidente del consiglio Enzo Sturiano a trovare taluni consiglieri comunali seduti in una postazione di lavoro.


Sull’ eventuale rigetto della mozione di sfiducia alla domanda se i consiglieri firmatari si dimetteranno ha risposto Passalacqua: “Se la città ce lo chiederà noi ci dimetteremo”.

 

 Rossana Titone