Comizio elettorale. Essendo un osservatore della 'res publica' dell'ancien règime si è legato all'idea che esso venga tenuto pubblicamente ed anche un semplice passante possa essere attratto e partecipare ascoltando le idee dei candidati. Ma i tempi sono mutati e la comunicazione di questo evento che sempre più spesso avviene in luoghi privati è un invito a presenziare ad amici e simpatizzanti.
Mi sono è recato a quello di Fratelli d'Italia per le prossime europee, in quanto partito di maggioranza relativa della nazione. Era presente tutto l'apparato, da loro chiamato nomenclatura termine utilizzato dall'ex URSS ma era un'altra era geologica, territoriale. Da Miceli a Galvagno, passando da Cannella - vicesindaco di Palermo-, Catania all'ex vice del primo cittadino di Marsala Ruggieri e ai due candidati l'uscente Milazzo e Razza. Ovviamente al completo la maggioranza che sostiene il sindaco di Marsala Grillo, Bilardello, Piccione, Bonomo, Pugliese ed anche De Bonis, coordinatore comunale del partito. Da elettore ho trovato schizofrenico il dibattito sulla ragione che il delfino del ministro Musumeci sia all'opposizione a Marsala, c'era anche il consigliere comunale Giacalone di progetiAmo, ma felici di condividere le idee dei dirigenti regionali, nazionali ed europei.
Sorvolando sulla promessa della realizzazione del famigerato padiglione infettivologo all'ospedale di Capo Boeo, si è perduta l'occasione di raccontare la visione per il prossimo lustro dell'UE, se non per l'agricoltura e l'utilizzo dei fitofarmaci, ma la vetta propagandistica per il culto della presidente del Consiglio dei ministri, l'ha raggiunta il vicesindaco di Palermo affermando che il governo Meloni ha "restituito dignità al paese", con buona pace di: Draghi, Berlusconi, Ciampi, Aldo Moro e De Gasperi, quest'ultimo votò la fiducia al primo governo Mussolini e legge elettorale Acerbo che favorì ulteriormente l'ascesa del fascismo.
Per la proprietà transitiva dall'Assemblea costituente fino al 21 ottobre 2022 gli elettori hanno votato rappresentanti della nazione che hanno privato lo stato di rispettabilità e quindi noi votanti indegni. Si narra un aneddoto, si è fatto notare la barbarie della dichiarazione ai due candidati, Milazzo si è "scusato" per lui. Ma come sostenuto da qualcuno, chiedo ammenda, non lo rammento, siamo tra di noi senza giornalisti diciamocela tutta. Si è vero, era un comizio elettorale, ma l'identità del partito è quella narrata.
P.s. ringrazio cordialmente dell'ospitalità il padrone di casa dott. Ercole Alagna.
Vittorio Alfieri