A Marsala, la mozione di sfiducia contro il sindaco Massimo Grillo, depositata lo scorso 14 maggio, sarà discussa anticipatamente il 4 giugno. Il presidente del Consiglio Comunale, Enzo Sturiano, e i capigruppo consiliari hanno accelerato i tempi per la trattazione dell'atto, segno di un contesto politico sempre più teso.
Il sindaco Grillo, al centro di un crescente dissenso, ha recentemente cercato di rafforzare i legami con Fratelli d'Italia e Forza Italia, soprattutto attraverso la figura del deputato regionale Stefano Pellegrino. Tuttavia, questa mossa non è stata sufficiente a placare le tensioni con altri partiti che originariamente sostenevano la sua amministrazione, portando a un logorio dei rapporti all'interno del Consiglio comunale.
La mozione di sfiducia è stata sottoscritta da un folto gruppo di consiglieri, tra cui Rino Passalacqua, Mario Rodriguez, e Nicola Fici. Per essere approvata, la mozione richiede il voto favorevole di 15 consiglieri su 24. Sebbene alcuni, come Elia Martinico e Rosanna Genna, possano unirsi ai firmatari, altri come Vito Milazzo e Piero Cavasino sembrano indecisi e potrebbero astenersi.
Tra coloro che si prevede voteranno contro la mozione figurano, oltre al presidente Sturiano, Ivan Gerardi, Lele Pugliese, e Vanessa Titone. La situazione è quindi delicata e il risultato della votazione è tutt'altro che scontato.
Se la mozione dovesse passare, si concluderebbe anticipatamente il mandato dell'amministrazione e del Consiglio comunale di Marsala, con il passaggio a una gestione commissariale fino alle prossime elezioni anticipate.
Questa situazione rappresenta un punto di svolta per la città di Marsala: da quando è stata introdotta l'elezione diretta del sindaco, nessun primo cittadino è stato sfiduciato.