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28/05/2024 06:00:00

Castelvetrano, il voto di giugno. Il candidato sindaco Maurizio Abate risponde alle nostre domande

 Abbiamo incontrato Maurizio Abate, candidato sindaco alle prossime amministrative dell’8 e 9 giugno, sostenuto dalla lista “Aria Nuova – Cittadini in Movimento”.

Ecco le domande che gli abbiamo posto.

 

Maurizio Abate, qual è il punto più prioritario del suo programma politico?

 

E’ l’emergenza del territorio. L’inquinamento della discarica Rampante-Favara di Castelvetrano, perché per ora inquina le falde acquifere…

 

Ricordiamo che è una discarica chiusa

 

Di sopra, perché l’ho fatta chiudere io nel 2008, ma di sotto è stata bucata e il percolato si infiltra attraverso le falde. Gli inquinamenti acquiferi sono stati appurati.

 

Nel senso che non è più attiva

 

Più che altro non è controllata dal 2008. E, altrettanto prioritaria, la riapertura dei servizi ospedalieri che, irresponsabilmente, i politici regionali hanno tolto dall’ospedale di Castelvetrano.

 

Chi è il suo politico di riferimento in Europa?

 

Dobbiamo ancora identificarlo, insieme ai miei concittadini. Le politiche che hanno gestito il territorio nelle amministrazioni precedenti, hanno dimostrato  di essere fallimentari, perché hanno creato loro le problematiche. In questo momento quindi non ci sono politici degni di essere supportati da noi per essere proiettati in Europa. Già da Palermo non si occupano dei problemi del territorio, figuriamoci dall’Europa se si avvicineranno. Li rivedremo tra cinque anni.

 

Qual è la sua ricetta per mantenere il porto di Marinella di Selinunte pulito, senza essere costretti ad intervenire in emergenza? E soprattutto, con quali soldi?

 

I soldi ci sono, sia fondi regionali per la manutenzione del porto, che fondi europei per qualche progetto. Occorre un escavatore anfibio fisso nel porto, per i pescatori, più una chiatta con sopra un cassone scarrabile, in modo da portare la posidonia in un sito, poi si stabilirà dove. Intanto facciamo lavorare i pescatori in modo che possano mantenere le loro famiglie.

 

Nel 2017 lei fece delle dichiarazioni che poi sono state riprese da Rosy Bindi durante un’assemblea in Commissione parlamentare antimafia. Lei aveva detto “La mafia non esiste, è il mestiere di chi non ha avuto la fortuna di fare un lavoro onesto”. Era lo stesso periodo in cui era stato querelato da Giuseppe Cimarosa, venendo condannato ad una multa di 600 euro.

 

Io ho chiesto scusa a Cimarosa, ho sbagliato nei suoi confronti. Ma in quel periodo Castelvetrano era martoriata da un’antimafia sbagliata, ricordiamo il caso Saguto. Non sopportavo questo marchio di mafia che da trent’anni ci era stato affibbiato. Un marchio che io voglio cancellare. E voglio che invece Castelvetrano sia considerata il fiore d’Europa.

E uno dei miei progetti migliori è lo sportello unico del lavoro, convenzionato col comune. Un insieme di imprenditori di diversi settori per snellire ed evitare burocrazia, clientelismo e perdita di investimenti. Tanti non investono perché davanti alla macchina burocratica tornano indietro. Sarà uno sportello parallelo convenzionato, tanto sia i tecnici dello sportello che quelli stipendiati dal comune hanno entrambi le stesse qualità e gli stessi studi e possono certificare un progetto che proviene da un comune cittadino, da uno straniero, da un imprenditore o dallo stesso ente, che magari deve usare i fondi europei ma non ha avuto il tempo di realizzare i progetti.

 

Perché votare Maurizio Abate?

 

Perché è un cittadino, un imprenditore bloccato come tanti. E perché ha un’esperienza politica di trent’anni, avendo seguito l’impronta del mio leader, Silvio Berlusconi. Nel suo carisma ho visto i miei sviluppi imprenditoriali e politici. Ho studiato bene e ho le idee chiare. Sono sceso in campo perché ho seguito tutta la politica regionale. Se noi rivotiamo di nuovo loro, andrà a finire che non ci sarà più bisogno di votare nessuno, perché loro stessi toglieranno il voto. Bisogna quindi reagire per una politica del territorio che guardi ai bisogni del cittadino. Non per una politica dalle poltrone d’oro, chiusa nelle segrete stanze. In quelle poltrone ce l’abbiamo messo noi. Occorre farli scendere da quelle poltrone, troppo potenti, voluminose e pesanti. E poi, localmente, la politica di destra sta affiancando un candidato di sinistra, per raccattare voti che servono per loro, non certo per aiutare il candidato di Castelvetrano. Ne sono più che certo.

 

Egidio Morici