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28/05/2024 06:00:00

Verso le europee. I programmi elettorali, su cosa puntano i partiti

A meno di 15 giorni dal voto per le elezioni europee, che si avvertono distanti e con molto voto strutturato, i partiti poco fanno conoscere i loro programmi.


Cento sono le pagine del programma europeo per il Movimento Cinque Stelle, puntano su salario minimo, lotta al riciclaggio, sostegno all’Ucraina ma zero invio di armi, sull’immigrazione puntano al ricollocamento obbligatorio e automatico.


Alleanza Verdi e Sinistra
con il suo programma chiede una rimodulazione dei trattati europei, una riforma dello stesso Parlamento, prevedono un fondo per gli investimenti ambientali e sociali, attenzione massima ai diritti dei detenuti, garanzia di eguaglianza per le persone LGBTQIA+.
Nel Partito Democratico si punta al “patto sul progresso sociale”, abolizione degli stage gratuiti per i giovani, sostegno ai Paesi dei Balcani per entrare in Europa, rafforzamento del Next Generation Eu.
Pace Terra e Dignità, la lista di Michele Santoro, propone la pace come massimo obiettivo e nessun invio di armi all’Ucraina, niente esercito europeo, introduzione della Tobin tax, sostegno universale a chi perde il lavoro.
Azione presenta un programma armonico, avanza le critiche e pone pure una soluzione. Riformare il Green Deal, unione di difesa e forze armate europee, riattivazione del MES.


Stati Uniti d’Europa punta su esercito europeo, sul ritorno attivo di Mario Draghi in Europa, Stato europeo, appoggio all’Ucraina, ratifica del MES, trattamento umano e dignitoso dei migranti.
Forza Italia riprende buona parte del programma berlusconiano: libertà di impresa, controllo dell’immigrazione, confini più sicuri e piano Marshall per l’Africa, armonizzazione del fisco, riforma della Pac.
La Lega non guarda all’ecologia, nemmeno al super Stato Europeo, controllo dell’immigrazione e creazione dei centri di identificazione per i richiedenti asilo, no all’esercito europeo, diritto di autodifesa per l’Ucraina.

Fratelli d’Italia punta sulla identità delle Nazioni, aiuti agli agricoltori, battaglia contro i cibi sintetici, controlli ai confini dell’Europa, sostegno all’Ucraina, difesa dei diritti delle donne.
La lista Libertà punta tutto su “Meno Europa, più Italia”, nel programma si parla di stop alle imposizioni legislative europee, difesa della casa dalla nuova Imu europea, rivedere la Pac, lotta ai paradisi fiscali e alla concorrenza sleale.
Alternativa Popolare parte dalle radici giudaico cristiane, centralità della persona e della famiglia, economia sociale di mercato, supporto all’economia circolare.

I partiti sono tutti impegnati a fare la campagna elettorale, quella degli ultimi giorni, che in gergo si chiama volata finale. A rischio 4% nazionale ci sono alcune liste, il non superamento dello sbarramento implicherebbe un rafforzamento dei partiti più grossi. Al limite ci sono le liste Libertà di Cateno De Luca, Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi, Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi, AVS, Azione. Lo dice chiaro Lorenzo Pregliasco di You Trend, se i piccoli partiti non supereranno lo sbarramento Fratelli d’Italia passerà da 21 seggi a 27, il PD ne otterrà 3 in più, gli altri due seggi verranno divisi tra M5S, Lega e FI.