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24/05/2024 17:30:00

Lo scontro sul redditometro sospeso dalla Meloni

 Tragicomico. Si è in piena campagna elettorale per l'europee e in Italia l'agenda politica è occupata dal tema più caro ai cittadini, unitamente alla sanità, il fisco, materia che non compete alle istituzioni europee. Si perdoni la precisazione fisco non moneta.

Maurizio Leo docente universitario, avvocato tributarista, deputato di Fratelli d'Italia e viceministro dell'economia e delle finanze con delega alle finanze nel governo attuale, con il decreto ministeriale 7 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale aveva ripristinato il famigerato Redditometro, determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche, affermando che fosse "un atto dovuto".

Lo strumento che non ha generato Leo, è stato pensato come lotta all'evasione, in una nazione che evade 84 miliardi di euro, in queste misure: il 5,3 per cento Irpef non pagata sul lavoro dipendente irregolare, il 37,1 per cento l’Irpef sul lavoro autonomo e di impresa il 10,1% Imposta sui REdditi delle Società, il 32% Iva e il 5,8% Imposta Regionale sulle Attività Produttive,-fonte Ministero Economia e Finanze, dato del 2021-. Il provvedimento non è piaciuto a Forza Italia e Lega, ma lo è da sempre. Dopo 15 giorni la Meloni ha incontrato Leo, annunciando in video messaggio: "Nessun Grande Fratello fiscale, sospeso il decreto sul redditometro, ma è lotta a grandi evasori e finti nullatenenti col Suv".

Ovviamente è partita la caccia al colpevole, il firmatario a sua discolpa riteneva che il nuovo decreto fosse tutela dei cittadini onesti e in soccorso dopo la pubblicazione del decreto atteso da sei anni, era giunto il direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini secondo cui la norma non sarebbe per tutti ma solo per pochi, anzi, lo è sempre stato, ossia per i "great tax evaders".Quindi la presidente del Consiglio dei ministri della repubblica italiana e di Fratelli d’Italia, il Ministro dell'economia e delle finanze dell'Italia e vice segretario di Salvini, la Sottosegretaria di Stato al MEF di Forza Italia, la collega di FdI e quello della Lega, non erano al corrente della reintroduzione della regola.

La Meloni ha solo riparato ad un errore esiziale prima di una tornata elettorale, non toccare le tasche ai cittadini, neanche i grandi evasori. Invece i cittadini italiani di quinta elementare dovrebbero credere che fossero all'oscuro, non è Tragicomico? 

Vittorio Alfieri