In viale Umbria a Trapani ora c'è la villetta "Peppino Impastato". L'area è stata inaugurata e verrà aperta al pubblico in giorni stabiliti in base alla disponibilità delle numerose associazioni e cooperative sociali del territorio che ne hanno la gestione. Tradotto: oggi chi vuole andare alla villetta non sa se la trova aperta o chiusa perchè il calendario non è stato ancora comunicato.
Il recupero della villetta è avvenuto grazie ad un progetto sociale che ha coinvolto realtà locali associative tra cui Donare Rende felici, Misericordie, Sol.co, Sottosezione Unitalsi di Trapani e Cooperativa Sociale Voglia di Vivere.
La riapertura di quello che era il polmone verde del quartiere e che negli ultimi dieci anni è rimasto chiuso al pubblico, restituisce alle famiglie un luogo di incontro attrezzato con giochi inclusivi, donati da privati che si prenderanno cura anche della villetta. Nel giardino c'è anche una casetta che resterà a disposizione delle associazioni come luogo di incontro, aggregazione e info-point. La fontana verrà messa in funzione nei prossimi giorni, così come altri interventi quali gli sportelli dell'acqua.
No alla mafia, no al bullismo
Un giardino della memoria dedicato al giornalista attivista e poeta italiano, che 46 anni fa ha dato la vita lottando contro la mafia insediata nel suo paese e nella sua stessa famiglia. All'inaugurazione hanno partecipato le autorità e gli studenti dell'Istituto comprensivo Eugenio Pertini. Non ha voluto mancare Giovanni Impastato, fratello di Pappino, che ha esortato i ragazzi a costruire il loro futuro sulla memoria.
"Ascoltatemi bene ragazzi - ha detto Giovanni Impastato agli studenti dell'Istituto comprensivo -. Peppino non era un eroe, perchè gli eroi alle volte possono sembrare irraggiungibili. Può scattare quel meccanismo per cui si pensa: 'io non avrò mai il suo coraggio' oppure ' non sarò mai in grado si fare quello che ha fatto lui'. E così pensando, si rimane immobili. No! Noi queste persone, non solo Peppino che si sono immolati per i diritti dobbiamo considerarli un riferimento".
Tra le autorità del Comune di Trapani presenti il sindaco Giacomo Tranchida, il prefetto Daniela Lupo, il questore Giuseppe Felice Peritore e molti assessori e consiglieri. Ognuno di loro ha voluto spronare i ragazzi a denunciare le azioni incivili e illegali, dalla carta buttata a terra a chi usa bullismo.
"Peppino Impastato ha combattuto la mafia con le sue forze. Lui aveva solo l'intelligenza e la cultura di capire che la mafia va combattuta. Dovete sapere che la mafia non ha solo ucciso poliziotti, giudici e tante altre persone - ha affermato il questore di Trapani -, ma la mafia uccide anche la vostra cultura e la vostra libertà. I semi per coltivare la vostra libertà sono proprio questi esempi, che bisogna coltivare".
"Parlate sempre con gli adulti o vostre persone di fiducia, laddove ci sia qualcuno, chiunque o il vostro compagno di banco addirittura, provi a togliervi la parola" ha esortato il prefetto Lupo, ricordando ai bambini presenti che il Bullismo è un fenomeno che va combattuto insieme.
Il recupero della villetta
La riapertura della villetta è stata possibile grazie all'iniziativa dell’azienda Sicilcom Srl, che gestisce l’attività commerciale “Best” nella Zona Industriale di Trapani, la quale in occasione delle festività natalizie 2023 ha promosso “Un Natale solidale”, con l'obiettivo di realizzare un progetto in favore della comunità locale.
L’amministrazione comunale di Trapani ha individuato nella villetta di viale Umbria l’area di intervento del progetto, strappandola dall'incuria e dall'ambandono e attrezzandola di alcuni giochi inclusivi. Negli ultimi mesi, l'amministrazione aveva finanziato importanti lavori di recupero di quello che per molti anni era stato il polmone verde del quartiere. L'intolazione a “Peppino Impastato” ha avuto seguito da una mozione presentata e votata favorevolmente in consiglio comunale.