Comprare droga con la carta del reddito di cittadinanza. A Marsala era possibile.
E succedeva che gli spacciatori si facevano lasciare dai clienti la carta del Rdc con il pin per poter prelevare il denaro.
Il tutto avveniva in una rivendita di tabacchi in contrada Amabilina. Con il tabaccaio che prendeva il 10% per il servizio.
E’ quanto è stato scoperto dalla Procura di Marsala che ha indagato sui nuovi elementi del traffico di droga in città partendo dall’operazione antidroga “Virgilio” con la quale era stata smantellata la piazza di spaccio del quartiere di Sappusi.
Le indagini hanno rivelato che Michele Licari, proprietario di una tabaccheria a Marsala, giocava un ruolo chiave nel meccanismo. Gli spacciatori, tra cui Alessia Angileri, ritenuta al vertice di uno dei gruppi che operavano nella zona di sappusi, utilizzavano le carte RDC dei tossicodipendenti per prelevare contanti alla tabaccheria di Licari, ritenuta una vera e propria "banca" per i pusher locali. In cambio della facilitazione di questi prelievi, Licari riceveva una commissione del 10% sugli importi prelevati. Questo schema ha permesso il flusso di denaro contante necessario per sostenere le attività illecite senza sollevare sospetti immediati.
Gli investigatori sono riusciti a scoprire che con questo sistema sono stati effettuati pagamenti per oltre 20 mila euro, e questo fa capire anche il volume del traffico di droga che gestiva il gruppo criminale.
Alessia Angileri è tra le persone arrestate nell’operazione Virgilio. E proprio dagli appunti e dalle ricevute trovate nella sua abitazione durante le perquisizioni gli investigatori della Procura di Marsala riescono a capire che c’erano altre formule di pagamento della droga e che altre persone erano coinvolte.
Perchè a casa della donna trovano ad esempio le ricevute di pagamenti effettuati con le carte del reddito di cittadinanza intestate ad altre persone. Vengono ascoltati allora i titolari delle carte e soltanto alcuni confermano che Alessia Angileri tratteneva le carte per recuperare il credito vantato. Altri dicono, ad esempio, che hanno lasciato sbadatamente la ricevuta in macchina della donna. Ma gli investigatori non abboccano. C’è però chi racconta la verità: "Ho lasciato la carta poiché ero solito acquistare stupefacente a credito presso Angileri Alessia e spesso accumulavo dei debiti che ritardavo a pagare. Per tale ragione, quindi a garanzia del pagamento dello stupefacente di cui mi rifornivo, ho dovuto lasciare la carta del reddito. Faccio presente di essere un assuntore di Crack da circa tre anni e di rifornirmi di tale sostanza da Angileri Alessia e da Nizza Andrea, in via quasi del tutto esclusivo".
Viene fuori che il titolare della tabaccheria consente abitualmente ai percettori di RDC di simulare pagamenti POS, consegnando loro poi la corrispondente somma in contanti, trattenendo per sé una somma pari al 10% quale "commissione".
Una pratica illegale, perchè la carta del reddito consentiva di prelevare denaro entro certi limiti per evitare che il denaro venisse usato per fini non consentiti.
Oltre ad Alessia Angileri vengono indagate altre persone. Come Andrea Nizza e Alessio Cristopher Pantaleo. Avrebbero venduto in più riprese crack per 5800 euro ad un uomo. E Nizza ha costretto il debitore ad intestargli uno scooter Beverly come garanzia per la droga non pagata.
Gli spacciatori di Sappusi avevano in pugno i loro clienti, persone cadute nella tossicodipendenza, con problemi economici enormi. E che hanno dato tutto a chi vendeva droga.