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11/05/2024 06:00:00

  Europee. Bartolo in tour nel Trapanese. Pd e 5 Stelle contro Lollobrigida

Entra nel vivo la campagna elettorale per le elezioni europee in Sicilia. Cateno De Luca è uscito dall’ospedale e può ricominciare i suoi giri, ma stando cauto. In giro per la provincia di Trapani da oggi Pietro Bartolo, candidato del Pd ed europarlamentare uscente. Ad Alcamo, invece, uno degli ultimi fortini dei 5 Stelle sono stati presentati i candidati pentastellati.
Ma tengono banco nella politica siciliana anche le parole del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in Senato: “per fortuna la siccità ha colpito il Sud e la Sicilia in particolare”.

 

TORNA DE LUCA
Cateno De Luca è di nuovo in campo, il leader di Sud chiama Nord, dimesso dal Policlinico di Messina, ha annunciato che riprenderà la campagna elettorale, ma in camper perché i medici gli hanno sconsigliato di prendere l’aereo. Capolista in tutte le circoscrizioni italiane per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno, il federatore del progetto Libertà lancia il suo obiettivo a Messina e provincia, quello di “confermare i 150 mila voti ottenuti a Messina e provincia e gli oltre 500 mila voti in Sicilia conseguiti alle regionali del 2022. Rispetto ai sondaggi che oggi danno la lista Libertà intorno al 3% De Luca spiega: “I sondaggi sono indizi e secondo quello che emerge abbiamo la possibilità di centrare l’obiettivo del 4% ma dobbiamo confermare quanto abbiamo già costruito. In Sicilia veniamo dati circa al 10%, il che significa che siamo a metà del nostro potenziale, visto che abbiamo raggiunto il 25% sulla mia persona. Non dobbiamo andare alla ricerca di voti nuovi, sto chiedendo ai messinesi e ai siciliani di darmi la stessa fiducia”.

 

 


TOUR TRAPANESE DI BARTOLO
Da oggi il Pd è impegnato nel tour trapanese con Pietro Bartolo, unico eurodeputato uscente del PD, questa mattina alle 11 sarà ad Erice in via Urbino 38. Alle 14 tappa a Custonaci da “Ci vediamo da Mario”, in via Purgatorio 101. Nel pomeriggio tappa ad Alcamo per inaugurare il comitato elettorale in Corso VI Aprile. Domenica, 12 aprile alle ore 11 il tour riprenderà da Campobello di Mazara, con un incontro con cittadini e sostenitori al Moonlight in Piazza Stazione, alle ore 17 sarà a Petrosino presso gli ex locali dell’Auser in via Marsala 13. Nel pomeriggio, alle 16 tappa a Salemi presso la sede di Terravutata, il laboratorio politico di cittadini attivi nato dall’idea di ragazzi e ragazze impegnati da anni nel sociale e nella promozione della cultura, per un incontro con gli elettori insieme alla giornalista Lidia Tilotta, anche lei candidata come indipendente nella lista del PD.
Lunedì, 13 aprile, la chiusura a Marsala di cui Bartolo è cittadino onorario. Qui, alle 18:30, l’eurodeputato incontrerà la cittadinanza in Piazza della Repubblica mentre alle 20:30 inaugurerà il Comitato elettorale in via Frisella 72.

 

5 STELLE SI PRESENTANO AD ALCAMO

Ad Alcamo è avvenuta la presentazione dei candidati del M5S, presente la deputata trapanese Cristina Ciminnisi.
I temi affrontati sono stati legalità, ambiente e green deal, tutela della agricoltura e della pesca siciliana, salari minimi garantiti e regole sul lavoro, pace e ruolo geopolitico dell’UE.
Per l’onorevole Ciminnisi: “Un altro dei temi centrali della nostra proposta politica è quello della pace. Intesa non solo come assenza di guerre e conflitti in armi, ma anche e soprattutto intesa come assenza di conflitto sociale. Il governo Meloni con la proposta di Autonomia Differenziata tra le regioni va nella direzione opposta e rischia di portare in Europa un’Italia in cui le sperequazioni, in termini economici e di servizi, tra territori e cittadini saranno acuite. Il voto per un’Europa di giustizia ed equità, è una risposta al disegno scellerato della Autonomia Differenziata che penalizzerà soprattutto il meridione e la Sicilia”.
Tre uomini e tre donne siciliani candidati nella Circoscrizione Isole: il capolista, Giuseppe Antoci, Patrizio Cinque, e Antonino Randazzo; Antonella Di Prima, Virginia Farruggia, Matilde Montaudo.
Antoci rappresenta la scelta della legalità come valore fondante della politica e della amministrazione: ex presidente del Parco dei Nebrodi, per la sua lotta al malaffare e alla mafia dei pascoli e delle truffe all’UE, è stato oggetto di un attentato, ed oggi vive sotto scorta.

 

 

PD E 5 STELLE CONTRO LOLLOBRIGIDA
Esponenti del Pd e dei 5 Stelle siciliani sono intervenuti per stigmatizzare le dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida durante il question time in senato: “la siccità per fortuna ha colpito il Sud e la Sicilia in particolare”.

A prendere posizione Lidia Tilotta: “Sapevamo da tempo quale fosse la situazione della siccità in Sicilia. Sapevamo che le dighe, invece di contenere 708 milioni cubi di litri d’acqua ne contengono 302, scesi ad aprile a 167 senza tenere conto dei detriti depositati nei fondali. Così come sappiamo dall’ISTAT che nelle reti idriche colabrodo dell’Isola si perde il 52,5 per cento di acqua, che è una cifra enorme. Adesso ragioniamo di emergenza in emergenza. Non c’è una strategia, i provvedimenti della cabina di regia non sono presi nell’ottica di una programmazione di lungo periodo che metta insieme gli esperti, le nuove tecnologie per cercare una soluzione ad un problema che crescerà negli anni, quello della mancanza d’acqua dovuta ai cambiamenti climatici. Non c’è nemmeno un assessore regionale all’Agricoltura, in Sicilia, e in più si sta togliendo l’acqua agli agricoltori come nel caso della diga Castello, sui Sicani. Allora a questi agricoltori debbono essere dati dei ristori immediati, perché non stanno perdendo soltanto i raccolti, stanno perdendo le piante. Così come agli allevatori che stanno affrontando dei costi enormi per dare cibo e acqua ai loro animali. E per ultimo voglio citare il ministro Lollobrigida, che al Senato, in riferimento alla siccità a cui stiamo assistendo in questi giorni e che caratterizzerà la nostra estate, afferma che ‘per fortuna, ha colpito solo la Sicilia e il Mezzogiorno”.
Poi la stilettata: “Caro ministro, sappiamo che lei è abituato alle gaffe, ma non è questa la nostra idea di politica. La crisi idrica rappresenta un problema per milioni di persone e richiede interventi strutturali che sono anche di competenza del governo di cui lei fa parte, che dovrebbe rappresentare tutto il Paese, non soltanto le zone del Nord. La sua risposta - che non è estemporanea, ma scritta in precedenza - non è esaustiva ed è intrisa di un antimeridionalismo che per noi è inaccettabile. Le siciliane e i siciliani non sono stupidi e sanno benissimo che idea avete e che state mettendo in campo.”

 

 


“Prima la mancetta da 20 milioni di euro per arginare l’emergenza idrica in Sicilia e ora l’estemporanea del ministro Lollobrigida che ritiene una “fortuna” che la siccità quest’anno abbia colpito il Sud e non le zone del Nord Italia. Parola inaudite pronunciate da un Ministro della Repubblica, quello all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare nella fattispecie, ieri in diretta tv durante il question time. Se questa è la ratio che il centrodestra utilizza per governare il nostro Paese farebbero bene a dimettersi e a rimettere il mandato agli elettori”.
Il deputato regionale del PD, Dario Safina, commenta così l’ultima gaffe del ministro Lollobrigida andata in scena nel pomeriggio di ieri al Senato.
“Le parole del cognato della Meloni – prosegue Safina – non sono altro che la rappresentazione plastica dell’idea che il governo nazionale ha del Sud e della Sicilia: un fardello da sopportare da cui però attingere voti alla bisogna. Cittadini di serie B a cui lanciare qualche osso ogni tanto per farci stare buoni e zitti. Sono mesi che in Assemblea regionale denunciamo la grave crisi che sta attraversando il comparto agricolo siciliano, ma il centrodestra rimane sordo e muto. Salvo poi dichiarare lo stato di emergenza per la siccità e destinare una somma ridicola che non basterà neanche a riparare le falle nelle condotte idriche”.
“Servono interventi strutturali importanti per ridare ossigeno a un comparto letteralmente ormai in ginocchio che rappresenta il 7% del Pil siciliano, non bastano le mancette una tantum per tentare di tacitare gli animi. Caro ministro, gli animi degli agricoltori siciliani sono più che mai in subbuglio e lei farebbe bene a vergognarsi per quanto ha affermato ieri in Senato. E mi permetta di aggiungere che non serve nemmeno che si scusi: l’unica cosa utile che possa fare a questo punto è dimettersi e far posto a qualcuno di più saggio e illuminato di lei. Qualcuno che non pensi al Sud e alla Sicilia come un peso per il Paese ma come un valore aggiunto, da tutelare e proteggere. Qualcuno che conosca il significato del ruolo di Ministro della Repubblica Italiana e di ciò che esso comporta”, ha concluso Safina.

“Per fronteggiare la tremenda emergenza siccità da Roma arriveranno pochi milioni di euro? Nessuna meraviglia, al governo Meloni della Sicilia non interessa proprio nulla e le vergognose parole del ministro di Fratelli d'Italia Lollobrigida, cognato della Meloni, lo testimoniano inequivocabilmente”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca in riferimento alle dichiarazioni del ministro dell'Agricoltura in occasione del question time di ieri al Senato.
“Sentire dire - continua De Luca - a un ministro della Repubblica che per fortuna la siccità ha colpito il Sud e la Sicilia in particolare, è vergognoso e inaccettabile. É l'ennesima prova che finché questo esecutivo sarà in piedi, per il Meridione non ci sarà alcuna speranza e non oso immaginare cosa succederebbe se approvassero l'autonomia differenziata tanto cara alla Lega e alla Meloni”.
“Da Schifani e dai colleghi siciliani di Fratelli d'Italia - conclude Antonio De Luca - ci aspettiamo una seria presa di posizione con i loro amici romani. Dismettano per una volta la casacca di partito e si facciano sentire, possibilmente senza il cappello in mano. E a Lollobrigida dicano di fermare la lingua anziché i treni”.