La strage del 1° Maggio 1964. 60 anni fa allo Stagnone morirono 16 ragazzi e un chierico
Il Primo Maggio a Marsala sarà il 60° anniversario della Strage dello Stagnone. Quel giorno che doveva essere di gioia e spensieratezza per i ragazzi della Casa della Divina Provvidenza, divenne una tragedia, con 17 morti e 14 feriti.
Che cosa accadde quel giorno - I padri salesiani organizzarono una gita e portare i convittori di Marsala sull'isola di Mozia. Erano circa 100 ragazzi accompagnati da preti e chierici dell’Istituto. La partenza di tre piccole imbarcazioni avvenne dal Lido Marinella. La comitiva partì con tre piccole barche la "Giovanni III", la "Vincenzo" e la “Giuseppe Maria”, quest'utlima timonata da Giovanni Impicciché e sulla quale salirono Don Calogero Falzone e il chierico Vincenzo Sagona, morto nel naufragio. In totale sulla barca vi erano 34 persone, un numero di gran lunga superiore rispetto a quanti ne poteva portare. L’imbarcazione, una volta preso il largo, non navigava bene, si sbilanciò a causa dei movimenti dei ragazzi ed iniziò ad imbarcare acqua da un lato. A quel punti i ragazzi per non bagnarsi si spostarono sul lato opposto, la prua si abbassò sempre di più, e in pochi secondi si capovolse. Alcuni ragazzi rimasero feriti, molti finirono sotto la barca, i più grandi cercarono di aiutare i più piccoli e quelli più in difficoltà.
I nomi delle 17 vittime - Questi i nomi delle 17 vittime: Antonino Messina, Carmelo Orlando, Vincenzo Sagona, Giovanni Caravello, Rosario Mugavero, Salvatore Madelio, Domenico Papaleo, Camillo Lo Presti, Paolo Lo Presti, Francesco Ruffino, Domenico Tirrito, Giovanni Tirrito, Michele Borrello, Antonino Ruggirello, Renato Consoli, Vincenzo Capizzi, Michelangelo Turrisi.
La tragedia non colpì solo Marsala ma molti comuni dell’Isola e non solo - La maggior parte dei convittori salesiani che morirono in quella tragedia provenivano da diversi comuni della Sicilia. I familiari di quelle piccole vittime (qui il racconto di Maria Papaleo, sorella di una vittima) si sono ritrovati a Marsala in occasione del 50° anniversario di commemorazione organizzato dall’Associazione Porta d’Occidente Marsala, presieduta da Nino Ienna che ha anche scritto un libro sulla sciagura: "Gli angeli dello Stagnone".
60° anniversario e richiesta d'istituzione della "Giornata Marsalese della memoria" - Quest'anno in occasione del 60° anniversario, gli ex allievi della Casa Divina Provvidenza di Marsala, hanno scritto una lettera al sindaco di Marsala, con la quale annunciano la manifestazione di commemorazione chiedendo al comune il patrocinio e che venga istituita "La giornata marsasalese della memoria".
Ecco il testo della lettera:"Noi Ex Allievi della Casa Divina Provvidenza di Marsala, ci rivolgiamo a Lei, in qualità di unico rappresentante istituzionale della nostra città, per richiedere il patrocinio ufficiale per l'imminente ricorrenza del 60° anniversario del naufragio del 1° maggio 1964. Questa commemorazione costituisce un momento di profonda riflessione per la nostra comunità, poiché segna il giorno in cui a Marsala avvenne la più grande sciagura del Dopoguerra: 17 giovani vite perdute, tutti ragazzi il cui ricordo ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore di tutti noi. Proprio perché sedici allievi e il chierico salesiano appartenevano tutti a questa benemerita istituzione educativa salesiana - e, dunque, alla nostra stessa storia personale e associativa - abbiamo creduto doveroso riservare in loro suffragio una celebrazione eucaristica che avrà luogo significativamente presso la Lega Navale di Marsala, ove confluiranno anche i familiari degli scomparsi. ChiedendoLe, inoltre, che il 1° maggio sia dichiarato "Giornata marsalese della memoria", offriamo alla Sua considerazione che sottolineare solennemente questa data non solo significherà onorare il ricordo di coloro che perirono quel giorno di sessant'anni fa, ma servirà anche a promuovere una cultura di responsabilità e sicurezza per i giovani della nostra città. Siamo certi che l'egida che l'Amministrazione Comunale assumerà sulla manifestazione, eventualmente organizzando in maniera collaterale una sobria cerimonia civile, conferirà un significato ancora più importante al nostro evento che di per sé stesso ha un evidente riflesso per l'intera collettività cittadina, vieppiù contribuendo a garantire la partecipazione di un numero maggiore di persone e istituzioni. Chiediamo pertanto che Lei, in qualità di nostro Sindaco, accolga positivamente la nostra richiesta di patrocinio ufficiale e ci supporti adeguatamente nel rendere questa commemorazione un momento di riflessione, solidarietà e compassione per tutti. In attesa di un riscontro che ci auguriamo favorevole, restiamo fin d'ora a disposizione per qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione necessaria a ottimizzare la collaborazione".
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