Si legge della nuova giunta Grillo, di assessori attribuiti ai partiti e non riconosciuti dagli stessi partiti in quota ai quali sarebbero stati designati, di appartenenze mai certificate in quella vorticosa girandola a cui il "Grillismo" ha ridotto la politica.
Se non fosse tutto vero potremmo dire che ci troviamo di fronte ad una farsa tragicomica, nella quale il sindaco dopo aver rincorso per mesi i partiti, le segreterie politiche, i singoli rappresentanti di liste e movimenti che lo hanno sostenuto, dopo aver provato a trovare una qualunque forma di convergenza del centro destra attorno a se' in vista della scadenza del proprio mandato, annuncia i nomi dei suoi nuovi assessori, ricevendo solo dissenso e critica. Apprezzo le prese di posizione di FI e MPA che ribadiscono la ferma volontà politica di restare all'opposizione di Grillo che non ha più neppure dalla sua gli ex consiglieri della lista Liberi.
Al suo fianco soggetti che si autoproclamano di questo o quel partito nel disprezzo più assoluto di ogni regola e logica che vengono piegate al mero interesse personale. Dopo aver tentato invano di ricucire con la Lega e dopo aver mentito su temi importanti quali il Convitto per audiofonolesi, il corso di laurea in enologia, e dopo aver fallito sul porto, sulle scelte strategiche che riguardano lo sviluppo economico della Città, il turismo, la cultura, il decoro urbano, la sicurezza in centro e nelle periferie, la pulizia delle strade, delle spiagge, la raccolta differenziata che non funziona, i servizi sociali truffati e truccati da personaggi ritenuti colpevoli di gravi reati, ecco che il sindaco lancia la sua nuova giunta di tecnici, finti politici ed ex politici. Tutto e il suo contrario in queste scelte che esprimono il profondo smarrimento, la mancanza di una visione strategica, l'improvvisazione elevata a valore, l'incapacità di offrire un orizzonte cui guardare e una direzione verso la quale camminare.
Questa è la politica al tempo di Grillo che più che sindaco si propone come un santone capace di fondare una nuova religione, fatta di acefali sottoposti, vaghe creature che popolano il suo universo e che lo stesso fagocita se solo valgono qualcosa. È il tempo della mediocrazia elevato a valore, quello delle iene, degli avvoltoi e degli sciacalli che si nutrono di cadaveri. Peccato che a morire sia la nostra Città che spero possa trovare presto uno scatto d'orgoglio per cacciare via per sempre Grillo e la squallida schiera dei suoi seguaci .
Eleonora Lo Curto Commissario provinciale Lega.