La posidonia oceanica spalmata nell'area del lungomare Florio dove sono in corso i lavori di riqualificazione dell'area. La domanda è: perché? Qual è il senso di spalmare in tutta quell'area la posidonia che in precedenza si trovava abbancata lì?
Ricordiamo che i lavori furono inaugurati lo scorso 25 giugno, con tanto di simboliche "cazzuolate" del sindaco Massimo Grillo e l'assessore regionale Alessandro Aricò.
La riqualificazione urbanistica ed ambientale dell'area di colmata, "waterfront 1", costo un milione e 200 mila euro di finanziamento regionale, interessa un'area di quasi 12 mila mq, che va dal Porticciolo turistico fino ad arrivare alla zona dei frangiflutti, dove è stata realizzata una piccola stradina adiacente al lungomare.
L'altro progetto, invece, definito "Waterfront 2" con un finanziamento di 2 milioni e 900 mila euro del Ministero delle Infrastrutture con compartecipazione di un milione da parte del Comune, prevede la creazione di un parco con aree a verde e altre infrastrutture con diversi servizi.
La posidonia lo ricordiamo è una pianta e non un rifiuto. Una pianta che ha la funzione naturale di protezione dall’erosione della costa, è, infatti, in grado di trattenere la sabbia e mantenere la spiaggia. Non si capisce perché sia stata spalmata in quell'area, come se fosse pietrisco o cemento.