Non si arrende il padre dell'alunna di Salemi alla quale è stato negato il trasferimento all'Istituto D’Aguirre.
Antonio Di Domenico, infatti, tramite il suo legale di fiducia, l’avvocato Vito Daniele Cimiotta, ha deciso di interpellare direttamente il ministro dell’Istruzione e del “merito”, Giuseppe Valditara.
Nel frattempo, l’eurodeputato Dino Giarrusso ha presentato un’interrogazione al Parlamento di Strasburgo.
Di Domenico parla di “discriminazione”, evidenziando che nemmeno l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale, con il direttore generale Giuseppe Pierro che inviò una nota alla dirigente scolastica del “D’Aguirre” (e per conoscenza anche al padre dell’alunna), invitandola “a prevedere il colloquio previsto dall’art. 4 c. 12 del D.M. n. 5/2021 al fine dell’inserimento dell’alunna nella classe II dell’indirizzo amministrazione Finanza e Marketing”. Ciò nonostante, la situazione non si è sbloccata. Tanto che il genitore è stato costretto a presentare querela alle autorità competenti contro la dirigente per omissione d’atti d’ufficio e, pare, anche per dispersione scolastica e discriminazione.
Discriminazione, perché dopo non aver acconsentito l’ingresso della alunna in questione che chiedeva di essere ammessa in data 7 di dicembre 2023 (data a suo dire tardiva per il trasferimento) sembra invece che con data successiva la preside abbia accettato altre alunne presso gli istituti da lei diretti, a Salemi e soprattutto Partanna. Questo ha creato un forte senso di disagio e frustrazione nella minore e nella famiglia della stessa, frustrazione che va aumentando con il passare dei giorni. La lettera al ministro Valditara mira all’invio di un ispettore. Antonio Di Domenico si augura, infatti, che il ministero “voglia prendere provvedimenti verso chi si è responsabile con la sua negligenza di tale questione che ha portato non poco danno e nocumento, danno arrecato alla studentessa, la quale vive una questione di ansia e costante stress, che le ha comportato danni psicofisici”.
L’alunna, essendo di Salemi, preferirebbe frequentare la scuola della sua città, evitando così di alzarsi la mattina all’alba e fare un lungo tragitto per raggiungere la scuola di un’altra città, questo comporterebbe oltre un dispendio di energie anche un dispendio di denaro da parte della famiglia e di tutte quelle famiglie che sostengono i figli studenti fuori sede. Tre sono i pullman con i quali, ogni mattina, circa 150 studenti salemitani si recano in altre centri della provincia per frequentare le scuole superiori.