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12/04/2024 06:00:00

Mazara, Salvatore Quinci: "Cinque anni faticosi, ma ci siamo presi cura della città"

Salvatore Quinci sindaco di Mazara del Vallo e candidato alle prossime elezioni comunali. Parliamo di questi cinque anni trascorsi dall’inizio del suo mandato. Che anni sono stati? Facciamo un bilancio amministrativo e anche umano.

Sono stati degli anni molto faticosi. Prendersi cura di una città di 50mila abitanti è davvero impegnativo, specialmente se questa città si chiama Mazara e quindi ha un nome nel mondo e questo nome va portato in alto. L’obiettivo principale era quello di dare una reputazione nel mondo alla nostra città. Per questo ho faticato, ho girato tanto, sono stato a Roma quasi con cadenza mensile, sono stato a Bruxelles, ho portato avanti le iniziative per lo sviluppo economico e abbiamo dato reputazione come città pulita, accogliente, gree, con i parcheggi, la pista ciclabile e i parchi urbani che non si sapeva cosa fossero a Mazara.

Voi a Mazara avete un lungomare meraviglioso che visto da piazza Mokarta è quanto di più rigenerante ci possa essere.

Da lì si può apprezzare la Fontana di Consagra, restaurata dopo 50 anni, l’Arco Normanno ristrutturato dopo 30 anni di abbandono e la Villa Jolanda completamente ristrutturata, illuminata e videosorvegliata. Ci siamo presi cura della città. Tutto questo era in stato di abbandono. Ci siamo presi cura della città e della pulizia. Poi ci sono le periferie con tutti i problemi delle periferie. Noi vorremmo arrivare subito ovunque ma piano piano ci sposteremo verso le periferie. L’obiettivo è quello di aprire un parco urbano utilizzando i cortili delle scuole, mettendo del verde e i giochi, a quel punto le scuole che saranno aperte anche di pomeriggio, sia per gli studenti che per le famiglie, diventando come una seconda casa.

Sindaco Quinci come lascia le casse del Comune dopo questi cinque anni?

Le lasciamo in difficoltà così come le abbiamo trovate. Tutti i comuni della Sicilia sono in grandi difficoltà perché abbiamo una riscossione molto bassa. Veniamo dagli anni del post covid con il blocco delle riscossioni. Noi abbiamo attivato le modalità di riscossione e speriamo che questo ci porti un po’ di serenità, siamo comunque in grado di approvare il rendiconto e il bilancio di previsione. Oggi su 400 comuni siciliani ben 120 sono in fallimento e un altro centinaio non riescono a presentare il rendiconto. Io sono orgoglioso di aver tenuto in piedi il bilancio da una parte e fatto grandi investimenti con risorse pubbliche e private. Li abbiamo contati, sono 60 milioni di progetti realizzati o da realizzare. Abbiamo immaginato uno sviluppo economico, e cioè costruire la filiera della pesca, riprendere il cuore di Mazara che è il fiume Mazaro, abbiamo acquistato la draga, ricostruito le banchine, abbiamo rifatto il mercato ittico in pieno fiume Mazaro e con la draga, oltre alla manutenzione del fiume, ripristineremo annualmente i litorali. Ogni anno il mare si porta un metro di spiaggia e noi ne metteremo tre metri da ora in avanti, la draga Mazaro aspira la sabbia a cento metri dalla costa e la spara per ripristinarla sul litorale dove è più carente. E’ questa una bella eredità che lasciamo come cura della nostra città. Quest’anno abbiamo un obiettivo: al Primo Maggio le nostre spiagge saranno pulite, con docce montate, giochi montati.

Sindaco in questi cinque anni c’è stata in mezzo anche l’emergenza covid.

Per un anno e mezzo ha bloccato tutto. Noi eravamo impegnati a portare con tanti volontari, buoni pasto e la spesa a ottomila mazaresi. In quegli anni, anche se con paura, siamo usciti quando non si poteva andare in giro a portare aiuti a chi aveva bisogno. Numeri spaventosi che la dicono lunga su come i nostri territori hanno bisogno non solo della cura ma di percorsi economici forti. E noi per i giovani abbiamo attivato il Civic Center che deve servire per loro, un luogo di spazio generativo, e speriamo che possa prendere piede e soprattutto raggiungere quegli obiettivi di sviluppo per le attività legate al mondo giovanile. E poi altro fiore all’occhiello la Cittadella dello Sport, un centro sportivo unico in tutta la sicilia occidentale. Stiamo costruendo la piscina che da sola però non andava bene, l’abbiamo inserita in un contesto di abbandono di contrada Affacciata, dove ci sarà il palazzetto dello sport, il secondo campo di calcio con erba vera, illuminato, la pista di atletica, calcetto, tennis, campi di padel e poi ristorante e bar. Diventerà un luogo accogliente e sicuro, dove le famiglie potranno passare i sabati e le domeniche, un impianto sportivo unico nel nostro territorio.

Lei è stato bravo in tante cose, ma forse non ha avuto il tempo di elaborare dei contenitori culturali e che lasciano un’impronta.

Noi abbiamo recuperato l’intero patrimonio storico, culturale e monumentale della città: l’Arco Normanno, la Fontana di Consagra, Villa Jolanda, il Teatro Garibaldi, adesso teatro dal valore nazionale e adesso stiamo facendo gli scavi per il recupero dei Mosaici di San Nicolò Regale chiusi da trent’anni. Fatto tutto questo, ci impegneremo a fare dei progetti culturali strutturati, noi li abbiamo fatti, abbiamo portato i bimbi al teatro di paglia, ma su questo dovremo fare di più. E’ uno dei punti di miglioramento.

Avete fatto tanto per il benessere animale.

E’ vero abbiamo una spiaggia per i cani, è piccolina ma è un inizio. Nei due parchi urbani ci sono le aree di sgambamento con i giochi per i cani e questo verrà replicato anche fuori dal centro.

Sindaco Quinci, la campagna elettorale è partita, c’è stata qualche settimana fa la convention di Fratelli d’Italia. Lei al momento è un civico o un politico?

Sono un civico, non c’è dubbio, concentrato unicamente sull’amministrare la città. Il mio obiettivo è quello di amministrare questa città per i prossimi cinque anni. Dovessi diventare sindaco, farò quello, non ci sono all’orizzonte altre candidature. Se prendo un impegno lo porterò avanti fino in fondo.

Salvatore Quinci, umanamente quanto pesa fare il sindaco, quante rinunce si fanno?

E’ un impegno che dal punto di vista umano prende tanto. Un’attività totalizzante, giorno e notte. Tanti sacrifici per la famiglia e la vita privata. Dal punto di vista umano scopri come sono fatte veramente le persone. La cosa che mi ha segnato di più è l’odio, il rancore di chi era con te e poi se n’è andato perché insoddisfatto.

Come si amministra avendo un consiglio comunale senza maggioranza?

Si amministra lo stesso. Mi sarei aspettato proposte e battaglie forti sulle questioni importanti: pista ciclabile, piscina, piano regolatore e invece ho trovato solo attacchi sguaiati a me e agli assessori di turno. Ad un certo punto ho smesso di andarci, quando c’ero io diventavo catalizzatore degli attacchi. In cinque anni non hanno mai presentato un solo emendamento sul bilancio di previsione. Questo la dice lunga sulla qualità del lavoro di questo consiglio comunale. L’augurio che il prossimo consiglio comunale sia migliore e che abbia a cuore il bene della città.

Quante liste avete?

Oggi sono cinque liste, ce n’è una sesta che stenta a decollare.

E’ stata una perdita importante quella dell'assessore Vito Torrente?
Assolutamente sì. Ha dato un contributo considerevole. Già alle sei del mattino era in giro a sistemare la città, quello che chiedono i cittadini e lui era lì pronto ad ascoltare le richieste più disparate.

Sindaco Quinci, in questa campagna elettorale con tre candidati, quali dei due competitor teme di più, tra Nicola Cristaldi e Vita Ippolito?

Intanto dico che sono contento di tre candidati di valore e che non ci sia un candidato di bandiera, questa è una prova di maturità. Sono tre profili profondamente diversi. Nicola Cristaldi è Nicola Cristaldi, ha fatto il sindaco per dieci anni. Io credo che sia nella parte discendente della sua carriera politica, ma non solo per un fatto anagrafico, ma questo è un mio pensiero, poi gli elettori possono sempre smentire tutto. Il limite della candidata Ippolito è che lei non ha una vera leadership nella sua coalizione e questo limite uscirà nella campagna elettorale e probabilmente anche dopo. L’unica coalizione che ha sia i numeri che un leader riconosciuto è la mia.

Si può vincere al primo turno?

Tre candidati che partono da una media del 33,33 per cento, manca solo il 6,67 per fare il 40 per cento e allora è possibile vincere al primo turno.