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12/04/2024 06:00:00

Corruzione al Comune di Marsala. La funzionaria infedele e l'avido Fiocca

“Fiocca è pigro… Pigro e mangiatuneddru”. Mangione, avido.


Così due degli arrestati nell’operazione su un vasto giro di tangenti in tutta la Sicilia, parlavano dell’ex dirigente del Comune di Marsala, Nicola Fiocca, finito ai domiciliari.
Un’inchiesta sulla corruzione che girava attorno alla cooperativa Nido d’Argento, che aveva affari con i Comuni di Sicilia, e in molti aveva uomini e donne di fiducia in grado di oliare il sistema. A Marsala c’erano Maria Pia Falco, funzionaria del Comune, e Nicola Fiocca, dirigente in pensione.
Ad entrambi sono stati disposti gli arresti domiciliari.


Sono dodici le persone indagate per un giro di tangenti che riguarda tutta la Sicilia, e sul quale indaga la Procura di Palermo.
Gli arrestati avrebbero corrotto con gioielli, denaro, olio, panettoni e offerte di assunzioni una serie di funzionari pubblici di diversi Comuni siciliani per vincere gare, ottenere rimborsi, accelerare pratiche.

Al centro il responsabile e alcuni dipendenti di una cooperativa sociale di Partinico, la Nido d’Argento, che gestisce servizi per anziani, disabili e minori e una serie di pubblici ufficiali "infedeli".


L'indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha portato a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 6 misure di arresti domiciliari e 3 sospensioni.
Le manette sono scattate per Giuseppe Gaglio, legale rappresentante e presidente del cda della cooperativa Nido d'Argento, Massimiliano Terzo, dipendente della coop e Gaetano Di Giovanni dirigente del distretto socio sanitario di Agrigento e capo dei vigili.
I domiciliari sono stati disposti per Giuseppe Chiaramonte e Francesco Chiavello, dipendente ed ex dipendente della Nido D'Argento, per l'ex sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo, per Maria Pia Falco, istruttore direttivo al Comune di Marsala e Aldo Raimondi, responsabile del settore Politiche Sociali e Culturali del Comune di S. Cataldo (Cl).

 


LE ACCUSE A FALCO E FIOCCA
E' accusata di essersi divisa anche 28mila euro dovuti al servizio per l'assistenza ai disabili, la funzionaria del Comune di Marsala Maria Pia Falco, classe '66, è ai domiciliari.
Falco, istruttore direttivo presso il Settore Servizi alla persona del Comune di Marsala, e Nicola Fiocca, dirigente avrebbero omesso o compiuto atti contrari ai loro doveri d'ufficio in favore della cooperativa Nido D'Argento, che gestiva diversi servizi socio assistenziali affidati alla cooperativa dal Comune, ricevendo diverse utilità e somme di denaro.
La Procura ritiene di avere le prove della consegna a Falco di 1200 euro, nel Maggio 2020, e di altre somme simili nel 2021.
In cambio Falco, con la complicità di Fiocca, violando i doveri di imparzialità, trasparenza e fedeltà connessi alla sua funzione, curava la regolarità dei pagamenti alla cooperativa, l'accreditamento, intervendo anche presso gli altri uffici del Comune, magari anche per sanare alcuni errori nelle procedure.
Falco si sarebbe anche appropriata di 28.344,75 euro, somma residua del servizio Home Care Premium, cioè di assistenza domiciliare ai disabili. Gaglio, l'imprenditore al centro della coop "Nidi d'Argento" ha emesso una fattura fittizia per questi importi, quando in realtà nulla era dovuto alla coop. I due poi si sono divisi la somma, scrive nell'ordinanza il Gip.
Dalle conversazioni intercettate emerge un Fiocca che gli investigatori definiscono “avido”.

 


COME I SERVIZI SEGRETI
“Facciamo come per i servizi segreti, distruggi questa mail”. Così scriveva Maria Pia Falco, funzionaria del comune di Marsala, definita perfino “stipendiata” da uno degli imprenditori da lei favoriti in una conversazione intercettata, viste le elargizioni ricevute. È una mail del 5 aprile 2022 che Falco effettivamente cancellerà, ma che i carabinieri troveranno nei dispositivi del destinatario, ovvero ad una dipendente della cooperativa Nido d’Argento, la società cooperativa di Partinico che – secondo gli inquirenti – riusciva ad ottenere appalti per i servizi sociali grazie alle regalie a vari funzionari pubblici sparsi in vari comune della Sicilia occidentale.
Una cooperativa che aveva appunto dato nell’occhio per il numero di appalti vinti. Per questo Falco nella mail scrive: “Da quando ho pubblicato l’avviso per il nuovo bando indicando la Nido d’Argento, come ente gestore è successo quelle che in anni non è mai successo, poiché a quanto pare c’è stato un difetto di comunicazione, è scoppiato il caso, perché parecchia gente, compresi gli pseudo giornalisti, non hanno altri argomenti da attenzionare”. E per questa attenzione degli “pseudo giornalisti”, la funzionaria suggerisce di “ammortizzare la situazione… Giuseppe deve intervenire, anche se in maniera più latente”.
A dovere intervenire sarebbe Giuseppe Gaglio, rappresentante legale della Nido d’Argento.

 

LE REAZIONI
Relativamente all’operazione della Procura della Repubblica di Palermo riguardante i rapporti tra la cooperativa Nido D’Argento e vari comuni siciliani, che ha visto la funzionaria del comune di Marsala attualmente in servizio, Maria Pia Falco, e l’ex dirigente Nicola Fiocca - ormai in pensione - essere raggiunti da una misura cautelare, il sindaco Massimo Grillo dichiara:

“La mia Amministrazione, venuta a conoscenza delle indagini in corso su fatti che risalivano già ad anni precedenti la mia amministrazione, nel maggio 2022 aveva provveduto al trasferimento, in via prudenziale, della dott.ssa Falco dall’ufficio dei servizi sociali in cui operava ad altro settore.
Così come previsto dalla normativa vigente il dirigente al personale ha oggi provveduto alla sospensione della funzionaria dal servizio.
In questi anni la mia Amministrazione è stata impegnata in prima linea per garantire il massimo della legalità e della trasparenza delle procedure anche avviando percorsi di rotazione di funzionari e dirigenti".


"Auspichiamo che gli investigatori facciano presto chiarezza sulla vicenda che ha portato all'arresto del Presidente della Cooperativa sociale Nido d'argento affinché la legalità, la difesa dei servizi sociali erogati a fasce deboli della popolazione e la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, impiegati nel settore, abbiano il sopravvento sul malaffare". La segretaria provinciale della Funzione pubblica Cgil di Trapani Caterina Tusa interviene sull'operazione dei carabinieri, coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato all'arresto del presidente della Cooperativa sociale Nido d'argento Giuseppe Gaglio, dei suoi stretti collaboratori e di alcuni dipendenti di Enti locali per il presunto giro di corruzione architettato per l’aggiudicazione di appalti nel settore dei servizi sociali anche in provincia di Trapani, dove la Cooperativa è accreditata per l'Assistenza alla comunicazione e all'autonomia per gli
alunni disabili gravi che frequentano le scuole di competenza del Libero Consorzio comunale di Trapani.

"E’ importante - dice la segretaria Tusa - garantire la continuità del servizio, in tal senso sappiamo dalla Cooperativa che è già stato nominato un Amministratore esterno che darà continuità a tutti i servizi erogati".