Trapani si avvia alla normalizzazione amministrativa con l'approvazione del Bilancio di previsione 2023-2025,con 15 voti favorevoli, 3 contrari e 6 assenti, mentre a destabilizzarsi è la maggioranza con il Pd che perde il gruppo consiliare.
Prima della votazione del previsionale, dal finale scontato,è andato in scena il braccio di ferro tra le opposizioni su stipendi e idennità, rimaste invariate per sindaco e assessori e con i gettoni aumentati per i consiglieri.
La battaglia politica si è avuta su un emendamento presentato da Tore Fileccia dell' Mpa, il quale prevedeva di spostare 350 mila euro annui dai compensi del sindaco, assessori e consiglieri, ai servizi cimiteriali.
Ecco Fileccia.
In risposta a questo emendamento, poi, è stato presentato un sub-emendamento da Giulia Passalacqua e Marzia Patti, rispettivamente capogruppo e consigliere del Pd, che intendeva modificare quello di Fileccia, spostando 200 mila dei 350 mila euro, dal cimitero al servizio idrico.
E su questo emendamento la maggioranza si è divisa, perché il Pd si è ritrovato di nuovo solo, come già accaduto con la mozione di Fdi per le foibe.
Il sub-emendamento è stato bocciato con 10 voti favorevoli, gli 8 dell’opposizione più Passalacqua e Patti del Pd, e 14 contrari, tutti gli altri della maggioranza compreso Cammareri, terzo componente del gruppo Pd, a testimonianza di una crisi che ha portato lo stesso Cammareri a dichiararsi indipendente al termine della seduta, facendo scomparire il gruppo dal Consiglio.
Quindi, si è passati all’emendamento di Fileccia, ma anche questo è stato bocciato con 13 contrari, 6 favorevoli e 5 assenti, tra cui Passalacqua e Patti del Pd.
A votare a favore dello strumento finanziario sono stati in 15: Bianco, Poma, Daidone, La Barbera, Tumbarello, Carpinteri, Patti, Mazzeo, Briale, Passalacqua, Genco, Peralta, Grignano, Barbara e Cammareri. Tre i contrari: Fileccia, Gianformaggio e Miceli, mentre gli assenti sono stati 6: Guaiana, Parisi, Vassallo, Spada, Mangano e Lamia.