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05/04/2024 11:18:00

Carcere di Trapani: luci e ombre nella visita del Garante

 Il Garante dei detenuti Santi Consolo ha visitato il carcere di Trapani il 26 marzo scorso, incontrando la nuova direttrice Tiziana Sardo, il Comandante della Polizia Christian Astarita e le magistrate di sorveglianza Chiara Pesavento e Gaia De Marchi.

Progetti in cantiere

Dalla visita emerge un quadro con luci e ombre. Tra le note positive, il Garante evidenzia i progetti in cantiere per la formazione dei detenuti, tra cui un corso per l'attività di trasformazione del pescato, un tirocinio per manutentori di aree verdi e corsi di formazione professionale.

Criticità strutturali

Tuttavia, permangono diverse criticità strutturali. Il reparto isolamento è chiuso dallo scorso agosto e i lavori di ristrutturazione non sono ancora partiti. L'ex reparto femminile è in fase di ristrutturazione, ma i lavori procedono a rilento.

Sovraffollamento e carenze

Il carcere di Trapani è sovraffollato, con un indice di 104,02%. Solo lo 0,97% dei detenuti è in sezione a custodia aperta. Le docce sono presenti solo in 159 camere e la sezione di alta sicurezza ne è priva. Il riscaldamento è funzionante solo nel reparto Adriatico.

Assistenza sanitaria

L'assistenza medica è garantita 24 ore su 24, ma la presenza dello psichiatra è limitata a 6 ore al mese, un livello insufficiente per la popolazione ristretta.

Impegno per il futuro

La direttrice Sardo e il Comandante Astarita si sono mostrati collaborativi e hanno concordato con il Garante l'implementazione di attività trattamentali.

UEPE e Magistratura di sorveglianza

Il Garante ha inoltre visitato l'Ufficio locale di esecuzione penale esterna (UEPE) e ha incontrato le magistrate di sorveglianza. L'organizzazione del lavoro dell'UEPE è apparsa razionale e ben condotta. Le magistrate di sorveglianza si sono dimostrate informate sulle problematiche degli istituti di loro competenza.

La visita del Garante evidenzia la necessità di interventi urgenti per migliorare le condizioni del carcere di Trapani. L'impegno delle professionalità incontrate fa sperare in un futuro migliore per i detenuti.