Quantcast
×
 
 
27/03/2024 15:29:00

Un'altra carta di identità falsa (e un'altra donna) per Messina Denaro

Nuove rivelazioni emergono sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, il boss stragista arrestato nel gennaio 2023 dopo trent'anni di fuga.

Oltre al geometra Andrea Bonafede, il cui nome e identità erano stati utilizzati dal boss per curarsi, emerge un altro alias: quello dell'architetto Massimo Gentile, arrestato nell'ultimo blitz della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Grazie a questa falsa identità, Messina Denaro si è spacciato per Gentile per comprare una moto nel 2007 e una Fiat 500 L nel 2014. La carta d'identità presenta la foto di un Messina Denaro più giovane, con gli occhi verdi, e la firma del boss, verosimilmente apposta da lui stesso.

L'acquisto della Fiat 500 L avvenne in una banca di Palermo, dove il boss, con 9 mila euro in contanti, si presentò come un commerciante di abbigliamento. La complicità di un dipendente della banca permise al boss di ottenere un assegno circolare e di acquistare l'auto.

Messina Denaro si muoveva con disinvoltura, pagava i bolli dell'auto in tabaccheria, la faceva revisionare e circolare liberamente. Il tutto mentre le forze dell'ordine lo braccavano da decenni.

Le indagini hanno inoltre portato alla luce una relazione tra il boss e una donna, con la quale si concedeva gite in moto e frequentazioni abituali. La donna ha confermato la liaison, avvenuta tra il 2015 e il 2020.

Le numerose carte d'identità false ritrovate nel covo di Campobello di Mazara saranno oggetto di ulteriori accertamenti per ricostruire i movimenti del boss e i suoi eventuali spostamenti all'estero.