L’accordo tra la Lega di Matteo Salvini, che in Sicilia si legge Luca Sammartino, e il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo è sfumato prima di consumare una elezione, quella delle europee.
L’accordo non regge per tanti motivi, a cominciare proprio dal fatto che Salvini ha corteggiato, pare con ottimi risultati, Raffaele Stancanelli, operazione voluta dallo stesso Sammartino, e che ha portato novità.
Il parlamentare europeo uscente pare abbia detto di si al Carroccio, non trovando più spazio all’interno di Fratelli d’Italia.
Saltati gli equilibri, il partito, dunque, potrebbe puntare su Stancanelli e su Annalisa Tardino, uscente da Bruxelles anche lei. In bilico la candidatura, invece, di Mimmo Turano.
Matrimonio concluso, lo dice Lombardo, che però a questo punto pare che non abbiano intenzione di correre con loro candidati convergendo in altre liste, nè di farne una loro lista, ma direttamente appoggiando o un candidato di Forza Italia, in questo caso sarebbe Caterina Chinnici, oppure un candidato di Fratelli d’Italia, i rumors dicono che possa essere Ruggero Razza.
Campagna elettorale iniziata, tra addii per alcuni partiti e compatezza di posizioni per altri.
In Forza Italia i candidati ci sono, la Chinnici pare potrebbe essere candidata così come Bernadette Grasso, in corsa c’è anche Edy Tamajo, attuale assessore regionale alle Attività Produttive, e Marco Falcone, assessore regionale al Bilancio.
Falcone sarà in provincia di Trapani a partire da oggi, per una tre giorni di incontri su tutto il territorio.
La due giorni in Sicilia per la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha portato anche a ragionare sulle elezioni e, dunque, sui candidati. Si parte dall’uscente Pietro Bartolo, in lista andrebbe pure Cleo Li Calzi, Stefania Marino, Maria Flavia Timbro,Giuseppe Lupo. I dem però sono ancora nel campo delle ipotesi, il segretario regionale, Anthony Barbagallo, ha perimetrato l’area delle alleanze in vista pure delle competizioni europee: “Se ancora qualcuno non lo ha capito, il Pd è l’asse portante di qualsiasi campo alternativo. In Sicilia saremo gli artefici della coalizione cui spetterà sfidare e abbattere questo governo di finti patrioti. Una cosa è certa: Il nostro campo è quello dell’alternativa alla destra. Per questo diciamo no a qualunque ipotesi di alleanza col partito di Totò Cuffaro”.
Ne è seguito un botta e risposta, il leader della Nuova DC non ha incassato ma rilanciato: i cuffariani non hanno mai guardato ai dem come eventuali alleati. Per le alleanze europee Cuffaro volge lo sguardo al Centro di Matteo Renzi, accordo non ancora perfezionato ma la presenza di Marco Folloni è già un incoraggiamento.