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20/03/2024 06:00:00

A Trapani Fratelli d'Italia e Pd si scontrano su Foibe e Shoah

Le Foibe e la Shoah dividono Trapani. Da un lato c'è la destra, l'opposizione, che presenta una mozione per ricordare gli italiani morti per mano dei partigiani titini, dall'altro c'è la sinistra, la maggioranza, che si divide tra chi, come il Pd, vuole equiparare le vittime della Shoah a quelli delle Foibe e chi, tutti gli altri, boccia la proposta, schierandosi con l'opposizione.

E' quanto accaduto a Trapani, nell'ultimo consiglio comunale, nel quale è andato in scena lo scontro. Perché la mozione di Fratelli d'Italia, presentata da Nicola Lamia e sottoscritta anche da due consiglieri di maggioranza (Barbara e Parisi del gruppo misto) era risaputa e impegna l'amministrazione ad adoperarsi per ricordare quanto accaduto sul finire della seconda guerra mondiale, oltre che a intitolare alle vittime delle Foibe una strada o una piazza. E, così, Giulia Passalacqua, capogruppo del Pd al consiglio comunale, ha ritenuto di presentare un emendamento per inserire i morti della Shoah nello stesso documento. Ma i colleghi della maggioranza non hanno condiviso la sua proposta e, così, il Pd si è ritrovato isolato e messo all'angolo per mano dei colleghi con i quali governa la città.

“Quanto accaduto in consiglio comunale – spiega il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida -, in relazione alla bocciatura della proposta emendativa integrativa presentata dalla Consigliera Giulia Passalacqua - probabilmente anche discutibile sotto il profilo metodologico e della tempistica del confronto politico in seno alla maggioranza - in relazione alla mozione “le radici della memoria” avanzata dal Consigliere Nicola Lamia, a condivisibile memoria delle vittime delle foibe, suscita in me sconcerto e profonda amarezza. Mi dissocio pertanto da tale improvvisato e superficiale atteggiamento e preciso che, in tale equivoca direzione – continua -, il voto del Consigliere Mazzeo non può rappresentare in alcun modo la posizione della Giunta da me presieduta, ancor meno l’analogo ed equivocabile voto dei Consiglieri di maggioranza, dai quali al pari prendo decisamente le distanze, tanto rispetto al comune valore ispiratore delle democratiche idealità nonché delle azioni programmatiche e di governo proposte e ulteriormente legittimate dai cittadini. Me ne scuso con i trapanesi”.
L'emendamento, quindi, è stato bocciato con 12 voti contrari, di cui 9 di maggioranza, un astenuto e due favorevoli, quindi, le consigliere Passalacqua e Patti del Pd hanno lasciato l’aula e la mozione è passata con 13 voti favorevoli sui 13 presenti.

A questo punto il Pd "mostra i muscoli" e scende in campo con la segretaria cittadina Astrid Di Pasquale, chiedendo l'apertura di un confronto tra tutti gli alleati. Una verifica di maggioranza per capire quale sia la strada che vuole percorrere la coalizione.

“Se siamo abituati ad un uso strumentale ed ideologico delle destre che compongono la minoranza in seno al consiglio comunale, altrettanto non ci saremmo aspettati degli alleati che compongono la maggioranza di Governo di questa città – affermano Astrid Di Pasquale e Giulia Passalacqua, rispettivamente segretario cittadino e capogruppo del Pd -. In Consiglio Comunale é stata presentata la mozione proposta da Fdi dal titolo "La memoria del ricordo", la quale invitava l'amministrazione a promuovere attività per il giorno della memoria delle foibe, ed a intitolare uno spazio ai "martiri delle foibe". Le consigliere comunali del Partito Democratico, Giulia Passalacqua e Marzia Patti, hanno presentato un emendamento integrativo con lo scopo di aggiungere, oltre a quelle già riportate nella mozione, delle iniziative atte alla divulgazione della memoria della Shoah ed altresì ad intitolare uno spazio alle vittime della Shoah.
L'aula consiliare però senza distinzione alcuna ha, silenziosamente, bocciato l'emendamento. Avallando formalmente la visione ideologica proposta dalla minoranza. Non c'è spazio per il ricordo dell'olocausto - continuano -. È giusto ricordare le vittime delle foibe ma non quelle della Shoah. È giusto ricordare ciò che accadde lungo il confine orientale della nostra nazione, ma non la storia più buia che ha sconvolto il mondo nel '900.
La storia va conosciuta, va ricordata, la storia insegna. Historia magistra vitae. Il passato non può essere cambiato ma conoscerlo permette all'essere umano di poter costruire un presente e un futuro migliori.
Come Partito Democratico siamo fortemente convinti della necessità di ricordare, affinché certe brutalità non abbiano a ripetersi, ma non possiamo accettare che la memoria venga utilizzata in maniera strumentale. Questi sono tratti distintivi che dovrebbero accomunare tutte le forze democratiche. Riteniamo dunque necessario porre il tema in seno alla maggioranza e chiederemo al Sindaco, che ha pubblicamente sostenuto la posizione del PD sulla questione, un tavolo per capire da che parte vuole stare questa maggioranza su temi etici così importanti”.

"La politica è una cosa seria" ricorda via sociale Valentina Villabuona, presidente provinciale dell'Assemblea del Pd. "E così, con una mozione sulle foibe, in un solo colpo si gioca finalmente a carte scoperte ed escono le care e vecchie ideologie che non sono fortunatamente mai morte e che vedono Fratelli d'Italia riuscire ad approvare la propria mozione ed il Partito Democratico isolato. Evidentemente non basta mettersi la "maglietta granata" per amministrare una città, serve ben altro, serve chiarezza nelle idee, orgoglio nel presentare il proprio simbolo e coalizioni omogenee, perché le appartenenza quando meno te lo aspetti emergono con prepotenza per ricordarti che la politica è una cosa seria e che non basta vincere se poi le tue istanze non trovano cittadinanza in maggioranza".