“Ciao Alfonso, ho visto che mi hai chiamato, è andato tutto bene, ti aggiorno”, ed ancora, “Alfonso scusami, ho recuperato i codici, mando mio cugino”, “Alfonso, ciao, mi sono operato il 4 maggio al fegato, devo fare altre otto terapie”, sono solo alcuni dei messaggi che Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara, dietro la cui identità c’era in realtà il boss Matteo Messina Denaro, invia su whatsapp al medico Alfonso Tumbarello.
Questi messaggi sono stati letti ieri, nell’aula “Paolo Borsellino”, davanti al Tribunale di Marsala, presieduto dal giudice Vito Marcello Saladino, dal teste citato dal pm Gianluca De Leo, il luogotenente dei carabinieri appartenente al ROS, Francesco Nasca, nel corso della nuova udienza del processo che vede imputato il medico Campobellese accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere rilasciato oltre 130 tra certificati e prescrizioni a nome di “Andrea Bonafede”, che servivano per la cura del boss castelvetranese affetto da tumore al colon.
"Il circuito di comunicazione tra i due cugini "Bonafede" e Tumbarello" - Il teste Nasca ha raccontato di essersi occupato delle indagini dall’arresto di Matteo Messina Denaro e che già il 16 gennaio del 2023, data dell’arresto del boss viene eseguito, nel corso della perquisizione a carico del dottor Tumbarello, il sequestro di pc e telefonino. Dalle informazioni prelevate da questi strumenti e dai tabulati telefonici, conferma il teste, a partire da novembre 2020, c’è una cronologia di eventi che confermano la patologia tumorale di Andrea Bonafede, alias Matteo Messina Denaro. E’ un racconto quello del teste Nasca che è un intrecciarsi di date, telefonate e messaggi tra tre persone. “Da novembre 2020, quando il boss scopre di essere affetto dalla malattia - racconta Nasca -, si crea un circuito di comunicazione tra Andrea Bonafede (classe 63), colui che ha prestato l’identità a Messina Denaro, il cugino Andrea Bonafede (classe 69), impiegato del Comune di Campobello, e il medico Alfonso Tumbarello.
Ruolo di Andrea Bonafede, “postino” e non solo - Nel corso dell’escussione del teste Nasca si è evidenziato il ruolo di Andrea Bonafede, l’impiegato comunale che, oltre a quello di “postino” e intermediario, che personalmente si reca nello studio del dottor Tumbarello a ritirare certificati e ricette, intestate al cugino, assiste e accompagna personalmente Matteo Messina Denaro quando ne ha necessità.”Il 3 novembre 2020, ad esempio, è una data importante. Matteo Messina Denaro ha piena consapevolezza di un problema grave di salute - afferma il teste Nasca - e avverte l’esigenza di doversi ricoverare. Andrea Bonafede (l’impiegato comunale, classe 69) attiva una nuova utenza telefonica a suo nome che cede a Messina Denaro. Ma è lo stesso Andrea Bonafede ad accompagnare Matteo Messina Denaro il 9 novembre 2020 all’ospedale di Mazara del Vallo dove si ricovera. E sempre Andrea Bonafede lo accompagna a Trapani, per la visita oncologica con il dottor Zerilli avvenuta il 9 dicembre 2020.
Excursus clinico sanitario di “Andrea Bonafede” Messina Denaro - Facendo riferimento al materiale sequestrato a Tumbarello, me anche dalle cartelle cliniche degli ospedali e de La Maddalena con date di visite, ricoveri e interventi, il teste Nasca fa un excursus cronologico di come è evoluta la malattia di Messina Denaro. Il 3 novembre il boss Castevetranese fa una colonscopia nello studio medico del dottor Bavetta a Marsala, tra l’altro, precisa Nasca, il numero di telefono del dottor Bavetta è stato trovato addosso a Giovanni Luppino, arrestato assieme a Messina Denaro nella clinica La Maddalena. Nasca aggiunge che da parte del dottor Alfonso Tumbarello, fino a giugno 2020 c’è la comunicazione all’Inps dei dati del suo assistito “Andrea Bonafede” e dopo non viene più fatta nessuna comunicazione. Il 6 novembre del 2020 viene redatta una prescrizione di ricovero presso l’ospedale di Mazara, ricovero che poi avviene il 9 novembre, seguito il 13 novembre dall’intervento chirurgico e cinque giorni ancora di ricovero fino alle dimissioni il 18 novembre 2020. Il 25 novembre sul telefono del dottor Tumbarello arriva un messaggio post operatorio che dice: “Ciao Alfonso, ho visto che mi hai chiamato, è andato tutto bene, ti aggiorno”. Si arriva poi ad Aprile 2021 con il boss che ha necessità di un nuovo intervento. Andrea Bonafede (classe 63 ) chiede al dottor Tumbarello di preparare la ricetta con questa dicitura: “Diagnosi metastasi da carcinoma si richiede ricovero”. Ricovero che avverrà il 2 maggio 2021 alla clinica La Maddalena, intervento il 4 maggio e dimissioni 11 maggio. Anche in questo caso, dopo l’intervento il dottor Tumbarello riceve il messaggio che lo informa: “Alfonso, ciao, mi sono operato il 4 maggio al fegato, devo fare altre otto terapie”.
Prossima udienza - Il controesame da parte della difesa del dottor Tumbarello, rappresentata dagli avvocati Gioacchino Sbacchi e Giuseppe Pantaleo, è stato chiesto di poterlo rinviare alla prossima udienza, che è stata rinviata all’8 di aprile e saranno ascoltati, nuovamente il teste Nasca, per il controesame della difesa, e poi il medico legale Cenname e il medico Stallone che ha sostituito Tumbarello quando quest’ultimo è andato in pensione.