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16/03/2024 06:00:00

Sanità in crisi. Oggi la protesta a Trapani: "Più risorse, meno attese"

In provincia di Trapani si torna a protestare per chiedere una sanità più efficiente e cure adeguate.


"Ricostruiamo la sanità pubblica" è lo slogan della manifestazione che la Cgil, la Funzione pubblica e lo Spi Cgil terranno oggi, sabato 16 marzo, dalle 10 alle 12, con un sit in, dinnanzi l'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani e che si terrà, in contemporanea, in tutte le principali città della Sicilia.


I sindacalisti della Cgil, della Fp e dello Spi Cgil scenderanno in piazza per difendere e chiedere azioni funzionali al rilancio della sanità pubblica.
"Tra le rivendicazioni - dicono i segretari generali della Cgil Liria Canzoneri, della Fp Caterina Tusa e dello Spi Franco Colomba - chiediamo maggiori risorse per il sistema sanitario e l'incremento del personale negli ospedali. Chiediamo, inoltre, di ridurre le lunghe liste di attesa e l'affollamento all'interno dei pronto soccorso".

 


La mobilitazione regionale si inserisce nell'ambito delle azioni sindacali, in ambito sanitario, intraprese dalla Cgil Sicilia che, lo scorso giugno, ha presentato una piattaforma per chiedere "cure sanitarie adeguate ai bisogni di salute delle siciliane e dei siciliani, per chiedere investimenti nella prevenzione e nella tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, per ottenere il potenziamento della medicina territoriale e la perfetta funzionalità degli ospedali pubblici della regione e garanzie sulla applicazione sulla legge della non auto sufficienza".
Al sit-in ci sarà anche il comitato per la radioterapia, un gruppo di cittadini che da anni chiede che venga realizzata la struttura per la radioterapia all’ospedale di Trapani. Una vicenda che abbiamo trattato diverse volte su Tp24, e che riguarda, appunto, la realizzazione di un padiglione per le cure radioterapiche per i pazienti oncologici. Una struttura che si aspetta da 15 anni, quando è stato dato il primo annuncio, e che oggi è ancora una promessa (anche se qualcosa si è mossa negli ultimi mesi).
Il comitato manifesta accanto alla sigla sindacale “contro l’immobilismo dei Governi nazionale e regionale sulla materia sanitaria e socio sanitaria e per chiedere interventi forti e urgenti per assicurare la cura e la tutela della salute dei cittadini siciliani”.

 

 

La protesta di oggi arriva qualche giorno dopo l’annuncio del presidente della Regione, Renato Schifani, sul nuovo piano della sanità. Un piano da 1,8 miliardi di euro che prevede anche la realizzazione di nuovi ospedali, nuovi reparti, che il governatore dice di voler portare a termine entro la fine del suo mandato. Un’impresa impossibile.

Anche perchè dal Governo nazionale arrivano meno fondi per gli ospedali. E’ quello che denunciano le Regioni.
“Con la revisione del Pnrr il governo ha sottratto alle regioni 1,2 miliardi di euro, risorse già assegnate per l’edilizia degli ospedali. Così siamo costretti a dire ai cittadini che dobbiamo bloccare i cantieri”, accusano i governatori nel corso di un’audizione alla Camera. La denuncia arriva dall’assessore regionale alla Sanità dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini, che è il responsabile della commissione Salute della Conferenza delle Regioni. Un parere “unanime” dice Donini, rilevando che le regioni non sono state coinvolte nelle scelte. La revisione del Pnrr ha costretto il governo a tagliare gli investimenti garantiti da altri fondi pubblici per mantenere gli obiettivi. Così mancano alle regioni le somme per completare gli ospedali in costruzione. L’accusa è arrivata in un’audizione e diretta al ministro per il Pnrr Raffaele Fitto, che sostiene che “parlare di tagli non corrisponde al vero, abbiamo finanziato tutti gli interventi che sono stati spostati dal Piano”.

Ma quello che chiedono i cittadini, adesso, sono cure certe, servizi affidabili e risolvere molte delle criticità della sanità siciliana, come la carenza di personale.



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