A Mazara del Vallo sono sempre in primo piano i problemi legati al settore della pesca, da lungo tempo sotto i riflettori a causa delle decisioni prese a Bruxelles.
In particolare Mazara del Vallo, si trova ad affrontare una profonda crisi, sia per fattori strutturali interni al sistema, sia a causa di fattori esterni, come il progressivo restringimento degli areali e dei tempi di pesca, imposto da regolamenti europei che non sempre tengono conto delle specificità del Mediterraneo.
Uno dei nodi più controversi riguarda le dimensioni delle maglie delle reti utilizzate nella pesca a strascico. Recentemente, operazioni in mare condotte dalle Capitanerie di Porto hanno portato all'applicazione di sanzioni a seguito della scoperta di reti irregolari con maglie di dimensioni inferiori a quanto stabilito dalle normative comunitarie e nazionali, volte a garantire la sostenibilità dell'ambiente marino e il ripopolamento degli stock ittici.
La normativa europea prevede due opzioni per gli armatori: maglie quadrate da almeno 40 millimetri per il sacco della rete, mentre le altre parti devono avere maglie maggiori o uguali a 40 millimetri, oppure maglie romboidali da almeno 50 millimetri per l'intera rete, con le altre parti che devono avere un'apertura di maglia maggiore o uguale a 50 millimetri.
La marineria di Mazara del Vallo ha sollevato dubbi e preoccupazioni in merito a questa normativa, poiché ritiene che le dimensioni delle maglie non siano adeguate alle specificità ittiche del Mediterraneo. Inoltre, sorgono dubbi sull'effettiva equità della normativa, considerando che pescherecci di Paesi come Egitto e Tunisia, operanti negli stessi areali internazionali, non sono soggetti alle stesse regole.
Il comparto peschereccio chiede quindi maggiori flessibilità nei controlli e solleva interrogativi sulla coerenza e l'equità delle normative europee rispetto alla realtà della pesca nel Mediterraneo. La questione si inserisce in un contesto più ampio di lotta per la tutela dell'ambiente marino e di ricerca di un equilibrio tra le esigenze economiche del settore e la sostenibilità delle risorse ittiche.