"Io capitano" non ha vinto l'Oscar (ma resta comunque un grandissimo film)
Nulla da fare per Io capitano di Matteo Garrone. Era candidato all'Oscar come miglior film straniero, ma la statuetta è andata a La zona d’interesse di Jonathan Glazer. Come ampiamente previsto. E come lo stesso regista romano si aspettava. «Siamo contenti di essere qui, orgogliosi di essere tra i primi cinque film internazionali. La forza del film sta nell’interpretazione di questi due eroi contemporanei», aveva detto sul red carpet all’ingresso del Dolby Theatre. I suoi eroi, ovvero Seydou (Seydou Sarr) e Moussa (Moustapha Fall), i due cugini sedicenni che lasciano Dakar, iniziando un’odissea, un viaggio epico per raggiungere l’Italia, seguendo il sogno di sfondare come rapper. «Dietro i protagonisti ci sono veri migranti. Il film è riuscito a toccare il cuore di tanti, in tutto il mondo».
Per la prima volta era entrato nella cinquina (l’Italia lo aveva già candidato con Gomorra e Dogman). «Essere arrivati fin qui è un risultato straordinario e ora, nella notte più emozionante, tornano alla mente gli applausi e la commozione raccolti negli ultimi mesi in giro per il mondo. E come un lungo abbraccio continueranno ad accompagnarci nel viaggio che proseguirà il film, ora che ha raggiunto una risonanza mondiale» gli ha fatto eco Paolo Del Brocco, ad di Raicinema.
«Festeggiamo con tutti i reali protagonisti di questa storia, con Mamadou Kouassi e Fofana Amara, con i due giovanissimi e straordinari attori Seydou Sarr e Moustapha Fall, e con Matteo Garrone questo bellissimo traguardo, a loro va il nostro più grande ringraziamento e le nostre congratulazioni. Matteo Garrone, grazie al suo enorme talento, ha acceso ancora una volta nel mondo, i riflettori sul cinema italiano. Ha portato di nuovo l’Italia a competere con le eccellenze del cinema internazionale fino alle battute finali, un risultato che ha qualcosa di prodigioso, visto che abbiamo gareggiato contro le forze smisurate delle grandi piattaforme e dei grandi distributori con budget a disposizione ben più sostanziosi».
Per Garrone la sfida è vinta, non solo per i quasi 5 milioni di euro di incasso al botteghino italiano, un risultato sorprendente per un film girato in wolof e uscito, per volontà del regista, in versione originale. Nel frattempo il viaggio del film (che ha alcune scene girate a Marsala) iniziato alla Mostra di Venezia dove ha vinto il Leone d’argento e il premio Mastroianni per il protagonista Seydou Sarr, continua: è uscito in moltissimi paesi, raccogliendo ovunque ottime critiche.
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