Antonio Seminario è il nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia (GOI), la più grande obbedienza massonica del Paese. Lo ha annunciato la stessa istituzione massonica, precisando che Seminario ha ottenuto 6.369 voti, pari al 46,09% del totale, contro i 6.343 voti (45,90%) di Leo Taroni. Terzo Pasquale La Pesa con 688 voti (4,98%).
Continuità al vertice
Seminario, 66 anni, calabrese di Rossano, è un massone di lungo corso, già Gran Maestro Aggiunto del Goi. La sua candidatura era sostenuta dall'attuale Gran Maestro Stefano Bisi, in carica per due mandati consecutivi. La sua elezione rappresenta dunque una linea di continuità con la precedente gestione.
Polemiche e ricorsi
L'esito del voto è però contestato da Taroni, imprenditore di Ravenna che aveva posto in cima al suo programma la lotta alle infiltrazioni mafiose nelle logge. Taroni denuncia l'annullamento di 139 voti a suo favore e annuncia ricorso alla Corte Centrale del GOI e alla magistratura ordinaria. Secondo i dati diffusi dal canale Telegram "Il Cavaliere nero", vicino a Taroni, il candidato sconfitto sarebbe stato in vantaggio di 15 voti.
Scissione del GOI?
Le polemiche sull'elezione di Seminario potrebbero portare a una scissione all'interno del GOI. Già in passato l'obbedienza massonica italiana è stata attraversata da divisioni e contrasti.
Chiusura del Cavaliere nero
Dopo la sconfitta di Taroni, ha chiuso i battenti il canale Telegram "Il Cavaliere nero", che aveva svolto un ruolo di primo piano nel criticare la gestione Bisi e nel promuovere la candidatura di Taroni.
Un futuro incerto
L'elezione di Seminario apre dunque una fase incerta per il Grande Oriente d'Italia. Le polemiche sull'esito del voto e la possibilità di una scissione all'interno dell'obbedienza massonica italiana non fanno presagire un futuro tranquillo.