Verrà inaugurata il prossimo venerdì 15 marzo alle 10.30 la sede "Principe di Napoli", via Cappuccini 7, del Polo Territoriale di Trapani dell’Università degli Studi di Palermo. Saranno presenti alla cerimonia di inaugurazione il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Palermo Massimo Midiri insieme al Sindaco della Città di Trapani Giacomo Tranchida e all'Assessore della Regione siciliana dell'Istruzione e della Formazione professionale On.le Mimmo Turano.
La Struttura, a partire dall'Anno Accademico 2023/2024, ospita i seguenti Corsi di Laurea:
•Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia (cod. 2138)
•Corso di Laurea in Sistemi Agricoli Mediterranei (cod. 2292)
La storia del Complesso "Principe di Napoli"
Il complesso della chiesa e del convento dei Cappuccini è posto all’estremità ovest del centro storico di Trapani ed è il manufatto architettonico più rilevante, almeno dal punto di vista volumetrico, del quartiere cittadino che da essa prende il nome e che si estende tra la piazza Generale Scio e il Largo delle Ninfe. L’edificio di forma rettangolare e con dimensioni di circa m.60 x 45, si stende ad ovest della via Cappuccini e presenta a nord, la chiesa, e a sud il convento che fa perno su un cortile/chiostro a cui si accede dalla via Cappuccini.
Il primo convento dei padri Cappuccini, chiamato il “Luogo Vecchio” fu fondato a Trapani, nel sito dell’odierno cimitero comunale, durante la seconda metà del XVI secolo.
Nel 1786 i padri Cappuccini si stabilirono nel nuovo cenobio dell’Epifania, chiamato del “Luogo Nuovo”, che era stato costruito nel XVII secolo nella lingua di terra protesa verso ovest, detta “Pietra Palazzo”, immediatamente fuori dalla cinta muraria della città. Esso , per anni con la Torre di Lignè unico manufatto edilizio di tale area, si poneva di fronte la porta detta dei Cappuccini, in corrispondenza con l’attuale corso Vittorio Emanuele. Tra la cinta muraria e il complesso conventuale si estendeva un’ampia area libera che oggi corrisponde alla piazza Generale Scio. I padri, inoltre, avevano diritto di proprietà su una vasta area retrostante il convento, chiamata la “selva” che adibivano anche ad orto, come si evince dall’iconografia e dalla toponomastica esistenti.
Nel convento, oltre a 53 celle, c’erano i locali per una scuola di intagliatori in legno, frequentata anche da laici che volevano conoscere l’arte dell’intaglio. Ciò spiega la presenza di opere d’arte tra cui statue, pulpiti, baldacchini, tribune d’altare in legno, che ornavano l’edificio sacro.
Nel 1866, il convento fu soppresso e, successivamente, l’edificio facente parte del patrimonio comunale, divenne sede fino al 1965 della Casa di Riposo “Principe di Napoli”. Sempre a partire dal 1866 la vasta area retrostante il convento venne restituita alla città e adibita a edificazione di civili abitazioni.
Fonti
Chiesa e Convento dei Cappuccini – I.P.S.I.A. “C. Monteleone”, www.trapaninostra.it
Mario Serraino – Trapani nella vita civile e religiosa, Trapani 1968
P. Pietro Roccaforte -Benedetto Valenza scultore trapanese -1708-1790, Palermo 1978
Mario Serraino – Trapani invittissima e fedelissima, Trapani 1985
R. del Bono – A. Nobili Il divenire della città, Trapani 1986
Mario Serraino – Storia di Trapani, Trapani 1992