Certo, con Valerio Antonini, presidente delle squadre di calcio e di basket di Trapani, non ci si annoia mai. Oggi giorno c'è un nemico. E il nemico del giorno è uno spettatore, "colpevole" di aver scritto un post poco gradito sul patron del Trapani Shark.
Lo spettatore è il signor Giuseppe Cirobisi. Il comunicato della società sportiva, che milita, lo ricordiamo, nella serie A2 di basket, è disarmante: "A seguito dei ripetuti insulti non solo verso la società ma anche verso svariati tifosi granata, la società dichiara il Signor Cirobisi Giuseppe persona non gradita, proibendone di fatto l’ingresso agli eventi del Trapani Shark per i prossimi due anni, come consentito dai regolamenti in materia di sicurezza interna verso elementi ritenuti pericolosi. La società e il Presidente Antonini si riservano di adire le vie legali a tutela dei propri interessi e della propria immagine lesi da gravissime affermazioni pubbliche rese sui social come dimostrato dalla foto qui sotto.”
Al di là del merito del post, va sottolineato un fatto: ma una società può vietare l'ingresso ad una persona che paga il biglietto? Cosa sono questi "regolamenti in materia di sicurezza interna"? Un privato, in un posto non suo (il Palazzetto è in concessione), può decidere chi entra e chi no? Ma poi, esattamente, in cosa consistono le ragioni di "sicurezza" quando siamo di fronte solamente ad una battuta tutt'al più inelegante, ecco. Ma è "pericoloso" chi scrive questi post?
E' necessario che le istituzioni (il Comune, a cominciare dall'assessore Emanuele Barbara, vicino ad Antonini ed alle sue società, ma anche la Questura, facciano chiarezza). Così magari lo sappiamo tutti: una società sportiva può negare l'accesso ad una struttura in base alle critiche ricevute, alla simpatia o ai post sui social?
Ma poi, è corretto, è "legale", ritagliare il post di una persona sui social e indicarla pubblicamente come persona sgradita, mettendo la stessa persona alla mercè del giudizio dei tifosi?
Tante domande che meritano risposta, in attesa del prossimo nemico.