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01/03/2024 08:12:00

Patteggiamento rigettato per l'ex preside antimafia 

 Il gup di Palermo ha rigettato il patteggiamento a 1 anno e 10 mesi di carcere per Daniela Lo Verde, ex preside "antimafia" della scuola Falcone dello Zen a Palermo, e per il suo vice Daniele Agosta. I due  accusati di peculato e corruzione per essersi impossessati di beni della mensa scolastica e di dispositivi elettronici destinati agli studenti, acquistati con fondi europei.

Secondo il gup la pena concordata non era congrua rispetto alla gravità dei reati contestati. Il giudice ha quindi disposto la restituzione degli atti al pm per una nuova valutazione.

Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno portato alla luce un quadro di gravi illeciti. In alcune intercettazioni, la preside, non sapendo di essere ascoltata, impartiva alla figlia indicazioni sugli alimenti della mensa da portare a casa.

Lo Verde e Agosta, dopo essere stati arrestati, hanno confessato i reati e restituito i beni di cui si erano indebitamente appropriati. La preside, in particolare, ha ammesso le sue responsabilità con profonda vergogna e rammarico, dichiarando di aver tradito i valori in cui crede e le persone che le erano vicine.

 “Mi vergogno profondamente e mi rammarico – la parole della donna ai pm -. Ho fatto delle cose che non avevano e non hanno nessunissima giustificazione, ho tradito i valori che mi sono stati trasmessi, ho tradito me stessa – aveva detto nella confessione - ho tradito le mie figlie, la mia famiglia e i bambini".

Il caso ha scosso la città di Palermo, dove la Lo Verde era conosciuta per il suo impegno antimafia. La vicenda ha acceso un dibattito sulla necessità di controlli più severi nelle scuole e sulla gestione dei fondi pubblici.

La Procura di Palermo valuterà ora se procedere con un nuovo processo ordinario o se chiedere il rinvio a giudizio per i due imputati. La vicenda giudiziaria è ancora in corso e non è escluso che ci possano essere ulteriori sviluppi.