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27/02/2024 08:50:00

Trapani è senza Bilancio e si fermano i servizi sociali negli altri Comuni

Senza sostegno economico, senza assistenza domiciliare o supporto psicologico.

Con difficoltà legate alla mensa scolastica e all’inclusione lavorativa.

Questa è la situazione che vivono i Comuni del Distretto sanitario D50, composto da Trapani, in quanto capofila, Buseto, Custonaci, Erice, Favignana, Misiliscemi, San Vito e Valderice. 

Trapani è capofila del Distretto e, allora, deve impegnare alcune somme anche per gli altri Comuni, per garantire alcuni servizi proprio come l’assistenza educativa domiciliare, quella domiciliare rivolta alle famiglie, i servizi di supporto psicologico o ancora i servizi di inclusione socio lavorativa, fino ad arrivare ai servizi utili alla collettività con i progetti PUC o quelli di potenziamento e supporto al personale di ruolo, con particolare riferimento agli assistenti sociali. Senza dimenticare i malati oncologici.

Al Comune di Trapani l’ultimo Bilancio di Previsione approvato è del 2021 e il triennale era valido fino al 2023.

Dal primo gennaio 2024, quindi, non c’è neanche una previsione di spesa e non si può amministrare neppure in dodicesimi, la modalità con la quale gli Enti possono affrontare l’ordinaria amministrazione quando ancora non hanno approvato il Bilancio di Previsione, ma sempre all’interno dei 3 anni dall’ultimo strumento finanziario approvato.

Per questo motivo l’amministrazione ha approvato una gestione provvisoria fino al 15 marzo e, contemporaneamente, si sta provando a recuperare il ritardo, con il Consiglio che ora dovrà trattare il Bilancio Consuntivo 2022. Un passaggio indispensabile per poter poi procedere con l’approvazione del Bilancio di Previsione 2023.

Un ok che permetterebbe di poter tornare ad amministrare quantomeno in dodicesimi, in attesa poi di riallinearsi con gli altri Bilanci.

Non avendo approvato i Bilanci, tutte le somme destinate a questi servizi, dal 2018 al 2021, sono impegnate, ma allo stesso tempo anche bloccate – spiega Nicola Lamia, consigliere comunale di Fratelli d’Italia che ha presentato una interrogazione, sollevando il caso -, perché questi fondi non possono essere utilizzati. Quindi, si viene a creare un disservizio per tutti quei Comuni che fanno parte del Distretto D50”.

In questo modo non può essere assicurato nessun aiuto a quanti avrebbero, invece, bisogno di essere sostenuti, anche a casa, con interventi mirati.

Si tratta di servizi che sono momentaneamente bloccati e che, soprattutto, non si sa quando e come saranno ripristinati – continua Lamia -. La soluzione potrebbe essere rappresentava dal concedere una delega ai Comuni che fanno parte del Distretto D50 per poter sbloccare, quantomeno, quelli futuri”.

Anna Restivo