Non far cadere “nell'oblio a causa delle manovre elettorali” l’ospedale Abele Ajello di Mazara. È questo, in estrema sintesi, il contenuto di una nota stampa inviata agli organi di stampa dal circolo mazarese ‘Pio La Torre’ di Sinistra italiana.
LA CAMPAGNA ELETTORALE ED IL POSSIBILE ‘SMACCO’ - “Le manovre per la campagna elettorale - scrive Angela Marino, per il circolo Sinistra Italiana - non possono farci dimenticare che Mazara e il suo ospedale stanno per subire un altro smacco.
VOCI DI UN POSSIBILE ACCORPAMENTO TRA OSPEDALI - “Notizie di stampa - continua la nota - danno per imminente un accorpamento dell’ospedale Abele Ajello, DEA di 1° livello, con l’ospedale di Castelvetrano. Al netto delle considerazioni tecniche che pur si volessero fare, urge sapere qual è lo stato di avanzamento di questa ipotesi e che cosa ne deriverebbe per la nostra città”.
INVITO AL SINDACO E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - “Per questo - fanno sapere quelli di Sinistra italiana - invitiamo il sindaco (Salvatore Quinci) e il presidente del Consiglio comunale (Vito Gancitano) di Mazara a chiedere un incontro urgente con l’assessore regionale alla sanità perché chiarisca i termini di questo supposto accorpamento. Invitiamo anche i candidati alla carica di sindaco ad adoperarsi allo stesso modo. Sappiamo - conclude la nota stampa - già che prendere tempo ci porrà di fronte al dato di fatto rispetto al quale non ci sarà più alcun intervento riparativo”.
Torna così alla ribalta il tema sanità in Città dopo che nei primi giorni di gennaio (leggi qui) ci eravamo occupati di un possibile sciopero degli infermieri e delle moltissime altre criticità irrisolte - ne ricordiamo solo alcune, ancora una volta, più sotto - orbitanti attorno ad un nosocomio costato alla collettività oltre 30 milioni di euro.
CARENZA DI MEDICI - L’ipotesi di sciopero di gennaio era legata alla carenza di medici nel presidio ospedaliero di Mazara che avrebbe potuto determinare - a parere del sindacato - la chiusura del reparto Medicina; perdurando quella situazione, facevano sapere dal NurSind, non si sarebbero potuto garantire i LEA né, tanto meno, la continuità assistenziale. Quel tipo di criticità, tra le altre cose erano state già segnalate i primi di dicembre scorso, e già allora non avevano prodotto alcun tipo di esito o riscontro, determinando un carico di lavoro e di responsabilità esponenziale, sia nei confronti del personale infermieristico, sia di quello sanitario nell'Unità Operativa Complessa di Medicina del nosocomio mazarese.
DECRETO MINISTERIALE 70/2015 E ATTI AZIENDALI ASP TRAPANI INAPPLICATI - Secondo il decreto del 2015 - e gli atti emanati dal 2020 al 2023 - risultano, ancora oggi, assenti: la Terapia Intensiva, Oncologia, Ortopedia, Psichiatria, tutti con posti letto.
Alessandro Accardo Palumbo
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