Un altro record della vergogna nella scuola: a farlo registrare stavolta è la Sicilia, dove nell’anno scolastico in corso sono stati assegnati addirittura 13.768 posti di sostegno con la modalità della deroga, ovvero la sottoscrizione di un contratto su posto libero con scadenza 30 giugno 2024.
I numeri sono contenuti in un decreto del Direttore Generale Giuseppe Pierro, nel quale si chiede ai dirigenti scolastici di “rispondere alle esigenze di integrazione sia degli studenti disabili tardivamente iscritti sia di coloro che si trovano in situazione di particolare gravità”, oltre che di avere “cura di provvedere all’esecuzione delle sentenze e di soddisfare le richieste relative a particolari esigenze e bisogni (studenti in situazione di disabilità ex art. 3 comma 3 L. 104/92) anche al fine di evitare il ricorso all’Autorità Giudiziaria”: ciò perché, oltre alle certificazioni tardive, i posti in deroga derivano, come indicato dallo stesso Direttore Generale, dal completamento dell’esecuzione di sentenze del TAR e dall’adozione dell’ex sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale.
Il sindacato Anief non può non rimarcare che una quantità di cattedre di sostegno così elevata, assegnate a supplenti mediante scorrimento di GaE e GPS ma anche graduatorie incrociate, in questo periodo dell’anno non si era mai registrata: un terzo delle supplenze in deroga sono state realizzate nel Palermitano (ben 4.126), ma un numero considerevole (3.388) è anche quello della provincia di Catania. A rendere ancora più incredibile la situazione è che tantissime delle supplenze su sostegno sono state affidate a precari non specializzati. È inoltre indicativo che si tratta complessivamente della metà dei posti di sostegno, se si considera che in Sicilia sono in tutto 27.724 le cattedre di didattica speciale.
“È indicativo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che i posti in deroga siano passati in un solo anno da 11.618 a 13.768, con un incremento quindi, in un solo anno, di oltre 2.000 cattedre di sostegno con scadenza al 30 giugno. Un dato preoccupante che fa pensare che saranno molte più di 100mila, stimate dal Ministero, le supplenze in deroga a livello nazionale. Questo significa che i numeri delle supplenze su sostegno stanno peggiorando: l’ultimo report nazionale dell’Istat, aggiornato all’anno scolastico 2022/2023, ci ha detto che sono 338mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, il 4,1% del totale degli iscritti nelle nostre scuole, con un +7% annuo. Se l’andamento della Sicilia dovesse essere confermato in altre regioni, significa che l’incremento diventerà a due cifre”.
Per questi motivi, l’Anief continua a chiedere di spostare tutti i posti in deroga nell’organico di diritto. “La continuità didattica – continua Pacifico - si ottiene assumendo in ruolo il personale, non certo lasciandolo precario o imponendo inutili e dannosi vincoli alla mobilità per quello di ruolo. Ecco perché chiediamo di cancellare il numero chiuso per l’accesso ai corsi universitari di Tfa sostegno, di assumere da subito 90 mila insegnanti in tre anni con immissioni in ruolo da Gps. Come pure di assegnare tutte le ore settimanale decise dai Glo: su questo fronte è sintomatico che se il 4% delle famiglie ha ricorso al TAR per aumentare e ottenere le ore di sostegno non avute in prima battuta, allora c’è qualcosa che non va”.
Il sindacato rivendica, inoltre, che i percorsi di formazione di TFA sostegno si attivino solo con rilevazione del fabbisogno degli insegnanti specializzati sul sostegno con riferimento alle diverse Regioni italiane: una tesi confermata dal Consiglio di Stato, con la sentenza n. 3655 del 10 maggio 2021. Per tutti questi motivi, Anief ha chiesto modifiche al decreto Milleproroghe rivendicando anche la proroga delle immissioni in ruolo su posti di sostegno direttamente da Gps (con procedure di assunzioni da Gps anche su materia curricolare). Inoltre, riteniamo che le immissioni in ruolo si realizzino per i supplenti di sostegno che hanno svolto già tre annualità di servizio: se non specializzati, i docenti dovrebbero essere introdotti in sovrannumero nei Tfa.