Approda ad una soluzione il caso della studentessa 15enne di Salemi che lo scorso dicembre aveva deciso di lasciare il Liceo scientifico di Castelvetrano per frequentare l’istituto tecnico commerciale “D’Aguirre” della sua città, vedendosi però negare la “disponibilità” ad essere accolta sulla base di una nota ministeriale del 9 gennaio scorso che fissa un termine oltre il quale non è possibile cambiare scuola in corso d’anno.
“Ma il trasferimento – ha obiettato il padre della ragazza – è stato chiesto in dicembre…”. Il caso è, poi, persino arrivato all’Ars con una interrogazione presentata ad alcuni deputati regionali. Adesso, la svolta. Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro, ha infatti inviato una nota alla dirigente scolastica del “D’Aguirre” (e per conoscenza anche al padre dell’alunna), invitandola “a prevedere il colloquio previsto dall’art. 4 c. 12 del D.M. n. 5/2021 al fine dell’inserimento dell’alunna nella classe II dell’indirizzo amministrazione Finanza e Marketing”.
Legale del genitore dell’alunna è l’avvocato marsalese Vito Daniele Cimiotta, che dichiara: “E’ stata solo la perseveranza e l'amore per la figlia da parte di un padre a far cambiare le cose. Dopo diversi tentativi, attraverso una interlocuzione con gli organi regionali preposti, finalmente, l'ufficio scolastico regionale ha fatto pervenire nota, indirizzata anche alla scuola d'Aguirre di Salemi, con la quale intima alla stessa di prevedere il colloquio per il trasferimento della minore presso lo stesso Istituto tecnico. Dopo avergli negato la possibilità di trasferimento attraverso una serie di comunicazioni, alle quali il padre, aveva con i propri mezzi cercato di opporsi, chiedendone la revoca in autotutela, finalmente l'organo regionale è intervenuto a sostegno delle ragioni del genitore, dopo aver esaminato la domanda di trasferimento. Probabilmente, se il signor Antonio, avesse mollato la presa, la questione non si sarebbe mai ricolta. Ed invece no, l'amore di un padre va oltre la burocrazia”.