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18/02/2024 08:20:00

I nodi della sanità: liste d'attesa, interventi da fare. Le proposte a Marsala

 Si è tenuto ieri mattina, a Marsala, il convegno di Italia Viva sulla Sanità. I dirigenti renziani hanno già visitato le strutture ospedaliere delle nove province siciliane, appurando le criticità, punti di forza e necessità da risolvere e affrontare.

Presente Davide Faraone, capogruppo di IV alla Camera dei Deputati, Dafne Musolino, senatrice di IV, Rossana Titone del comitato nazionale e Nicola Rizzo coordinatore provinciale. Ricca platea che è intervenuta con esperienze personali o contribuiti di idee per migliorare la sanità siciliana e quella provinciale.

Italia Viva ha ribadito la necessità di ricorrere al Mes, le esigenze di contenimento della spesa sanitaria e di riqualificazione dei Servizio Sanitario, sia a livello nazionale che regionale, hanno comportato una progressiva azione di razionalizzazione, sia dal punto strutturale che per quanto concerne il personale. Il Mes servirebbe non solo per interventi di edilizia sanitaria ma anche investimenti in materia di strumentazione e apparecchiature medicali, lo sviluppo e l’integrazione di ulteriori strutture di prevenzione e contrasto delle malattie infettive, la valorizzazione del personale.

Con al ratifica del Mes sanitario ci sarebbe anche un salto di qualità nella progettazione dei servizi, ponendo al centro cittadini e operatori sanitari.
Tra le proposte di Italia Viva anche la scelta dei manager con un cambio di paradigma: niente più riconducibilità alla politica ma unicamente merito e competenza comprovata con obiettivi già raggiunti.

Il nodo poi delle liste di attesa è stato affrontato anche e soprattutto in merito alla necessità di garantire accesso alle cure che significa garantire il diritto alla salute.


C’è quindi l’urgenza di trasformare la Sanità per consentire al pubblico di non subire ancora scippi di medici dal privato o addirittura in fuga verso l’estero perché più ben pagati.

Il Sistema Sanitario Nazionale è uno dei migliori, va decisamente tutelato ma va urgentemente affrontata la questione legata alla carenza di medici e infermieri. Fermare questa emorragia significherà contribuire a proteggere la salute di tutti i cittadini.

A questo si aggiunga che la Sanità, ancora oggi troppo diseguale, potrebbe subire ulteriori scossoni con l’approvazione dell’Autonomia differenziata. Senza dimenticare che va riformata la medicina del territorio e modernizzata la rete. La spesa sanitaria, dunque, è una spesa che garantisce la vita delle persone, oltre ad essere un investimento per il futuro.