Un mese di rituali, poi la strage. Anche la figlia ha partecipato al massacro di Altavilla
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Nella villetta degli orrori, ad Altavilla Milicia, i rituali per scacciare il demonio sono andati avanti per un mese. Prima del massacro. Prima delle torture. Alle quali avrebbe partecipato anche la primogenita di Giovanni Barreca, la ragazza di 17enne. Superstite della strage, in un primo momento. Adesso, però, è stata fermata perchè anche lei avrebbe partecipato all’omicidio della madre, Alessandra Salamone di 41 anni, e dei fratelli Kevin ed Emanuel. di 16 e 5 anni
“La superstite, la figlia primogenita ha partecipato alle torture dei riti di purificazione. Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza", ha detto ieri il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli del triplice omicidio di Altavilla Milicia. Per la strage sono in carcere Giovanni Barreca, padre e marito delle vittime, e una coppia di Palermo Sabrina Fina e Massimo Carandente ritenuti gli ispiratori del delirio antisatanista.
La ragazza di 17 anni il 14 febbraio, tre giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri dei fratelli e della madre, quando già era stata affidata a una comunità protetta, si è presentata alla procura per i minorenni di Palermo e ha raccontato tutto.
Un racconto macabro che ha indotto il magistrato a disporre il fermo per omicidio pluriaggravato in concorso e occultamento del cadavere.
La giovane ha ammesso il suo coinvolgimento nel massacro. In presenza del suo avvocato ha raccontato cosa è successo in quella villetta, “fornendo un resoconto agghiacciante, anche in relazione al contributo personale fornito in relazione alle torture subite dalla madre e dai fratelli, alle loro atroci sofferenze, ed all’agonia fino alla morte”, si legge in una nota della procura dei minori.
La 17enne ha anche raccontato le fasi successive all’omicidio della madre e come il padre e i complici diedero fuoco al cadavere e successivamente seppellirono i resti. Ancora la ragazza ha riferito che da anni c’erano “demoni” in casa che hanno causato accadimenti negativi alla sua famiglia. Da qui la necessità, ha spiegato, di scacciarli dalla madre e dal fratello sedicenne molto legato alla donna e quindi posseduto dalle stesse figure demoniache.
"E' una terribile tragedia, quando ci siamo trovati lì è stato uno strazio. Vedere i corpi in quelle condizioni è stato un dramma. Non c'è alcun motivo di enfatizzare quanto è successo. Il padre è un soggetto che da anni vive un delirio mistico dominato da una fanatica religiosità. Che pesa molto sui figli", ha aggiunto il procuratore.
Gli investigatori forniscono alcuni dei dettagli che hanno portato alla mattanza: tutto avrebbe avuto inizio circa un mese fa, quando la famiglia Barreca sarebbe stata sottoposta a rituali di esorcismo.
A guidare la purificazione dei luoghi e dei corpi impossessati dal demonio, la coppia di palermitani “fermamente antisatanisti - ha spiegato Cartosio - un mese nel quale la frequentazione dell’abitazione Barreca è stata assidua». La moglie e i due figli più piccoli del muratore sarebbero stati soggetti prima a violenze morali - la prima fase dei rituali appunto - e poi a quelle fisiche. Torture inflitte con vari strumenti, che gli inquirenti per il momento non hanno ritenuto opportuno svelare, sfociate poi nei delitti.
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