Quantcast
×
 
 
16/02/2024 06:00:00

Oggi e domani a Marsala la grande mobilitazione degli agricoltori

Oggi a Marsala gli agricoltori della provincia di Trapani e non solo continuano la loro mobilitazione senza precedenti per sollecitare gli interventi dai governi nazionali e regionali. Questa mattina è previsto il sit-in a Marsala, mentre sabato ci sarà la sfilata dei trattori per le strade lilibetane.

L'iniziativa, organizzata dalle principali associazioni agricole provinciali e dall'associazione "I Guardiani del territorio", mira a richiamare l'attenzione sulle difficoltà del settore agricolo trapanese. Il portavoce dell'associazione, Davide Piccione, ha sottolineato l'urgenza di interventi per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole, colpite dai cambiamenti climatici e dalle difficoltà economiche. Tra le richieste principali vi sono il ristoro immediato per i danni subiti, la liquidazione delle misure agroambientali, il pagamento degli aiuti per il caro energia e l'attivazione dei crediti per l'acquisto di mezzi di produzione. Si chiede anche l'avvio di misure programmatiche per favorire la crescita del settore agricolo e del suo indotto, tra cui la realizzazione di infrastrutture rurali e un piano di manutenzione degli invasi per garantire un'adeguata disponibilità d'acqua.

Le sigle sindacali a Marsala  - La grande manifestazione di protesta di oggi e domani  17 febbraio indetta dalle Segreterie provinciali di CONFSAL, COPAGRI, FEDER.AGRI, FNA, CONFAGRICOLTURA E LIBERI AGRICOLTORI. I produttori agricoli, stanchi di essere bistrati si mobilitano per essere ascoltati dalle Istituzioni Politiche, affinché le loro istanze giungano all’attenzione dei Governi di Palermo, Roma e Bruxelles. Agricoltori e trattori si concentreranno questa mattina alle 9,00 in 4 punti di raccolta (piazza Comunale di Rilievo e nei piazzali delle Cantine: Birgi, Paolini ed Europa) per poi giungere tutti insieme nell’Area Attrezzata del Mercatino di Marsala, messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale che è vicina ai disagi vissuti dal mondo agricolo locale. Gli agricoltori, sorretti dalle 5 sigle sindacali terranno un SIT IN al quale sono state invitate a partecipare le autorità politiche e istituzionali della provincia di Trapani.

“Oggi e domani 17 febbraio è solo l’inizio di una vertenza che potrebbe estendersi a tempo indeterminato e coinvolgere gli agricoltori delle altre provincie siciliane se la Regione Siciliana continuerà a disattendere le richieste dei suoi agricoltori – sostiene Cipriano Sciacca, Segretario Regionale CONFSAL -. E’ prioritario il riconoscimento del ristoro per i danni subiti dalle produzioni delle ultime 2 campagne agrarie a causa degli eventi atmosferici di natura catastrofale (siccità) che hanno colpito la Sicilia. Inoltre chiediamo il credito d’imposta per l’acquisto di mezzi di produzione (trattori, macchine agricole, attrezzature di lavoro, concimi, fertilizzanti, fitofarmaci, carburanti e prodotti energetici”.

“La manifestazione agricola ha lo scopo di rivendicare misure urgenti e programmatiche a sostegno degli Agricoltori Trapanesi prima che siano costretti ad abbandonare la terra – dice Giuseppe Aleo Presidente Provinciale della COPAGRI Trapani -. Urge un ristoro immediato dei danni subiti della precedente e dall’attuale campagna agraria attivando le misure previste AGRI-CAT, il Fondo Mutualistico Nazionale che risarcisce i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale (gelo e brina, siccità, alluvione)".

“Con  questa manifestazione avvertiamo la necessità di non fare morire le speranze degli agricoltori ormai sul lastrico della disperazione – sostiene Enzo Daidone, Segretario Provinciale CONSAL -. Alzeremo la pressione pacifica della protesta se non avremo positivi riscontri, basta pensare a quello che l’agricoltura ha rappresentato per l’economia e l’occupazione in questa provincia".

Sabato 17 febbraio i trattori di tutta la provincia agricola, già radunati nell’area attrezzata del mercatino di Marsala, si muoveranno in corteo e attraverseranno le principali arterie della Città, non allo scopo di paralizzare il traffico a Marsala ma nel tentativo di far sentire il loro grido disperato di aiuto; poiché senza agricoltura questa terra non ha un futuro essendo, essa, da sempre il più importante comparto economico. “Scendiamo in piazza per manifestare la nostra indignazione verso la mancata risoluzione delle problematiche che affliggono oramai da troppo tempo l’agricoltura e che si riversano su ogni singolo
agricoltore – dice Gianfranco Giacalone, segretario provinciale della Confederazione Liberi Agricoltori -. Manifestiamo per: l'assenza del prezzo minimo garantito sulle produzioni; l’inutile, quanto eccessiva, burocrazia che crea uno scollamento tra i vertici delle istituzioni pubbliche e la base; l’assenza di efficienti controlli sui prodotti importati dall'estero; l’inefficienza delle infrastrutture rurali (viabilità e delle reti idriche, ecc.).

Itinerario corteo mezzi agricoli sabato 17 febbraio a Marsala - Partenza ore 9.00 da area mercatino-stadio marsala, con il seguiente percorso: via degli atleti, via g. amendola, via e. alagna, via mazzini, via montmasson(gia f. crispi) via lumgomare mediterraneo, piazza piemonte e lomabardo, via colonnello maltese, (prevista sosta di fronte monumento ai mille), via boeo, viale isonzo, via honor frost(gia isoilato egadi) via cap. vito falco, lungomare salinella(prevista sosta difronte cantine pellegrino), via messina orlando, via g. falcone, via grotta del toro, via trapani, via dante alighieri- via degli atleti, area mercatino stadio marsala.

La manifestazione di San Valentino a Palermo - Mercolesì a Palermo, si è svolta una manifestazione di protesta, che ha visto la partecipazione di oltre 1000 agricoltori e allevatori provenienti da tutte le province. L'evento promosso dal leader di Sud Chiama Nord, Cateno De Luca, ha visto la partecipazione trasversale delle forze politiche di opposizione. Al fianco di Cateno De Luca anche il capogruppo del Pd Michele Catanzaro e il leader del M5stelle Nuccio Di Paola.

Durante la manifestazione, De Luca ha espresso fermezza nelle richieste, annunciando che il 22 febbraio ci sarà una nuova manifestazione questa volta a Roma per portare avanti le istanze del settore agricolo. In particolare, si chiede un piano straordinario triennale per l'agricoltura italiana, con l'obiettivo di ottenere fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo, a fronte di proposte governative considerate inadeguate e dannose per il settore. "Non stiamo solo difendendo una categoria, ma il nostro futuro e la nostra salute", ha dichiarato De Luca. "Non possiamo accettare manovre elettorali a scapito dell'agricoltura italiana. Chiediamo un piano anticiclico straordinario da 10 miliardi, finanziato attraverso le risorse del PNRR."

Antonio Parrinello dell'associazione "I Guardiani del Territorio": "Chiediamo cose che si possono fare e che si potevano fare ieri afferma Antonio Parrinello - Per la questione dei danni c'è la legge 102 del 2004 che dice una cosa molto semplice, se c'è un danno superiore al 30%, gli agricoltori hanno la possibilità di avere un ristoro fino all'80%, non l'1%. C'è poi il problema del debito, le aziende agricole sono indebitate e sempre secondo la legge 102 c'è la possibilità di avere una garanzia fino all'80% del debito. I modi su come distribuire le risorse e affrontare i nodi strutturali della crisi agricola siciliana ci sono tutti, bisogna volerlo". "Abbiamo avuto un incontro telefonico con l'assessore regionale Sammartino - dice Davide Piccione, portavoce dei "Guardiani" - l'unico impegno che ha preso è quello di cercare di farsi portavoce e fare da pungolo nei confronti del governo nazionale e della commissione europea per far in modo che queste proposte siciliane vengano accolte nei tavoli dove possano essere discusse".

Gli agricoltori del Belìce scrivono al Presidente Sergio Mattarella - Nell'undicesimo giorno consecutivo di presidio permanente istituito sulla Sciacca-Palermo, all'altezza del bivio di località Gulfa, i manifestanti del Movimento spontaneo degli agricoltori della Valle del Belìce hanno tenuto stamattina una conferenza stampa, nel corso della quale il loro portavoce Gaspare La Marca ha letto il contenuto di una lettera aperta indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Al capo dello Sato - dice La Marca - abbiamo rappresentato le nostre difficoltà. Noi agricoltori non abbiamo più bisogno di interventi tampone ma di norme urgenti e speciali che garantiscano alla categoria un reddito minimo garantito, perché al momento lavoriamo in perdita". "Nella filiera agroalimentare noi siamo l'anello più debole della catena", aggiunge Nino Ciaccio, promotore dei comitati spontanei degli agricoltori di Sciacca. La manifestazione di protesta intanto prosegue. "Non ce ne andremo finché non avremo risposte", conclude Vincenzo Interrante, agricoltore di Menfi. Il Movimento spontaneo degli agricoltori della Valle del Belice intende organizzare per i prossimi giorni un corteo di trattori con destinazione i palazzi della Regione. "La nostra è una protesta pacifica, intendiamo avvalerci di tutte le autorizzazioni di pubblica sicurezza necessarie", ha detto La Marca.

Di Paola, M5S: “La politica non può restare insensibile“ - Se crolla il pilastro dell'agricoltura, l'economia siciliana, già boccheggiante, è destinata ad andare a fondo. Questo, il governo regionale deve tenerlo ben presente, raccogliendo le istanze di chi oggi, giustamente e con la nostra piena solidarietà, fa sentire la sua voce. Assieme a Pd e Sud chiama Nord presenteremo mozione per impegnare il governo Schifani a varare aiuti concreti per gli agricoltori”. Lo ha affermato il coordinatore regionale del M5S Nuccio di Paola, oggi a fianco degli agricoltori in piazza Indipendenza a Palermo. “Speriamo – continua di Paola- che il governo, tra una rissa e l'altra con pezzi della sua ex maggioranza, trovi qualche ora da dedicare alla Sicilia e nella fattispecie agli agricoltori, i cui problemi non cominciano certo oggi, prova ne sia che in tempi non sospetti noi avevamo già depositato una mozione all'Ars, a prima firma della collega Stefania Campo, per impegnare il governo a correre in loro aiuto”.

Dario Safina, "E' il momento di smetterla con la propaganda"  - “Ancora una volta il Governo regionale ed il suo presidente dimenticano gli agricoltori siciliani e la drammatica situazione che il comparto sta vivendo. Nella bozza del nuovo collegato alla Finanziaria che dovrebbe approdare all’Ars nel prossimo mese di marzo, a fronte degli ulteriori 100 milioni da destinare alle esigenze dei cittadini e degli Enti locali, non un centesimo è stato previsto per i ristori a sostegno dell’agricoltura e della zootecnia”. A parlare è il deputato regionale trapanese Dario Safina che nei giorni scorsi era tornato sull’argomento proponendo al governo di stornare i 10 milioni previsti per le elezioni delle Province poi saltate, al settore agricolo. “Sembra veramente assurdo – continua Safina - che Schifani e i suoi continuino ad ignorare una situazione di tale gravità senza muovere un dito. Eppure, di tavoli di crisi e incontri con i rappresentanti del mondo agricolo ne hanno fatti nei mesi scorsi, con tanto di comunicati stampa a margine. E’ il momento di smetterla con la propaganda fine a se stessa e dare una mano concreta ai lavoratori della terra e alle loro famiglie, ormai prossimi al collasso economico. Intanto subito i ristori, stornando i 10 milioni destinati al ripristino delle Province – prosegue il deputato trapanese -". 

La protesta degli agricoltori ieri a Roma. Dieci trattori, tutti mezzi agricoli che aderiscono al movimento degli agricoltori, hanno sfilato lungo le strade dell'Urbe. Sono partiti dal presidio di Cecchina e sono arrivati al Circo Massimo. Presente il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, in piazza al Circo Massimo a Roma per dare manforte agli agricoltori, che chiedono di non essere abbandonati davanti alla crisi e alle conseguenze dei cambiamenti climatici. “Tanti agricoltori del nostro territorio: sostenerli è per noi amministratori un dovere - afferma Venuti -. Non si può vedere mortificato il lavoro di generazioni. Le istituzioni devono stare in prima fila per chiedere risposte”.

Nicola Catania e Giuseppe Catania (FdI) - «Spero sia solo stata una dimenticanza dell’assessore Marco Falcone e siamo certi che il Presidente Renato Schifani si attiverà per stanziare le somme necessarie in aiuto agli agricoltori e allevatori in crisi». Lo dicono gli onorevoli Nicolò e Giuseppe Catania di Fratelli d’Italia (componenti della Commissione attività produttive all’Ars), dopo quanto dichiarato oggi dall’assessore Falcone. «Da quello che abbiamo letto in questa ulteriore manovra finanziaria che sta preparando l’assessore, non c’è traccia di somme destinate agli agricoltori in difficoltà – dicono i deputati – seppur è un argomento a tutti noto e che sta coinvolgendo tutta Europa. Dai banchi del parlamento regionale e dalla Commissione più volte abbiamo sollecitato il Governo a stanziare somme di “ristoro” agli agricoltori che sono pronti ad alzare bandiera bianca. In linea con lavoro avviato col Sottosegretario Patrizio La Pietra confidiamo anche in un impegno del Governo nazionale nei confronti degli agricoltori siciliani», hanno concluso i due deputati di FdI.