l gip per i minorenni di Catania ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre degli indagati accusati di avere avuto una parte attiva nella violenza sessuale di gruppo aggravata a una 13enne nei giardini comunali della Villa Bellini.
Sono due minorenni e un giovane che ha già compiuto 18 anni, la cui posizione sarà trasmessa, per competenza funzionale, alla procura distrettuale. L'ordinanza dovrà essere convalidata entro 20 giorni.
Intanto emergono nuovi particolari sulla violenza, dal racconto del fidanzato della 13enne, un ragazzo di 17 anni, che si trovava con lei.
"Quando ci hanno accerchiati, a Villa Bellini, chiedevano soldi e sigarette — ha detto ai carabinieri il diciassettenne — La mia fidanzata gli ha dato dei soldi, io delle sigarette. Mentre portavano la mia ragazza dentro i bagni, mi tenevano fermo con violenza".
"Mi strattonavano, mi spingevano per impedire di aiutare la mia fidanzata —continua il racconto del 17enne - A un certo punto ho dato una testata contro una porta del bagno, per attirare l’attenzione di chi stava dentro, volevo che lasciassero la mia ragazza".
Uno degli aggressori ha urlato contro il fidanzato: "Che ca... vuoi? Ti spacco il c.". "Ha cominciato a darmi calci, mentre gli altri mi spingevano ancora. Allora ho urlato pure io come un pazzo, ma loro non mi lasciavano andare. A un certo ho sentito lei gridare: “Basta”. Ho iniziato ad agitarmi perché capivo che le stavano facendo del male, ma loro mi trattenevano ancora".
Importante per le indagini sono anche le dichiarazioni della vittima. Sotto choc, ma determinata a "volere giustizia" per la violenza subita. Dice con fermezza "io ho visto soltanto tre di loro: due mi hanno violentata, l'altro guardava, ma il mio ragazzo li ha visti tutti". Non dice altro perché ha nella mente visi confusi e non vuole accusare persone innocenti.
Ribadisce: "voglio giustizia". E i tre li riconoscerà. A un investigatore dà l'impressione di una ragazzina molto più matura dell'età che ha.