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05/02/2024 06:01:00

Trapani senza acqua, gli aggiornamenti: al via i lavori del bypass

Oggi partono i lavori per creare il bypass che permetterà di poter riaprire parzialmente la condotta di Bresciana danneggiata il 31 gennaio scorso da lavori dell’Enel così da riportare l’acqua nelle case dei trapanesi.

 L’erogazione in città è prevista ogni quattro giorni nelle zone alternate fra Trapani Nuova e centro storico. Nel dettaglio, secondo il nuovo calendario diramato dal Comune, Trapani Nuova ha ricevuto acqua il 3 febbraio e la riceverà il 7, mentre Trapani Centro oggi.

Gli altri giorni nessuno riceve acqua, e Villa Rosina rischia di restare senza erogazione a causa dell’arrivo diretto di acqua dalla condotta di Bresciana, attualmente chiusa.

                                                        condotta rotta from Tp24 on Vimeo.

Guasto a Bresciana: cosa è successo

La ditta Siel che esegue i lavori di posa di cavi elettrici per conto dell’Enel, in un tratto di strada a Milo ha causato un gravissimo danno alla condotta idrica comunale, bloccando l’arrivo idrico in città dai pozzi comunali di Bresciana.

"La società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione - si legge in una nota dell'Enel - ritiene opportuno specificare che tale danneggiamento è stato accidentalmente causato durante lavori di scavo effettuati per realizzare una nuova linea elettrica a media tensione, che consentirà di migliorare la qualità del servizio elettrico nell’area in questione. Appena venuti a conoscenza del danneggiamento, dispiaciuti per l’accaduto, i tecnici l’azienda hanno subito provveduto a inviare sul posto una propria ditta appaltatrice per far eseguire le necessarie riparazioni".

Per individuare i diversi punti di intervento, sono stati effettuati scavi mirati e, con l’ausilio di telecamere, si sta appurando se sono presenti altri tagli nella condotta. 

Trapani: l'accordo con Siciliacque

A 36 ore dal guasto, l’amministrazione, in sinergia con la Prefetta Daniela Lupo, la Protezione civile regionale e il dipartimento Acqua e rifiuti della Regione ha assicurato un accordo con Siciliacque per aumentare la portata di acqua di circa 50 litri in più.

Malgrado ciò, a causa del protrarsi dell’interruzione di erogazione idrica, l’incremento della portata avvenuto nella mattinata del 2 febbraio da parte di Siciliacque e lo sfioro che ha consentito già nel primo pomeriggio di immettere acqua nelle condutture, alcune zone di Trapani nuova sono rimaste all’asciutto.

Una situazione da addebitare al protrarsi della mancanza d'acqua da giorni, che ha fatto svuotare tutte le riserve.

A cosa serve il bypass

L'emergenza idrica a Trapani durerà per giorni.

Il bypass creerà una strada alternativa per far arrivare l’acqua da Bresciana al cisternone di San Giovannello, il grande serbatoio di Trapani da dove, poi, avviene l’invio verso le case dei cittadini. Almeno, quando tutto funziona regolarmente.

Invece, adesso, tra inquinamenti, interruzioni per riparazioni e guasti vari i trapanesi si stanno abituando a chiamare i privati per rifornirsi di acqua e questo nonostante l’estate sia ancora lontana.

Con l’azzeramento dell’acqua in arrivo in città dai pozzi di Campobello di Mazara – spiega Giacomo Tranchida - e tempi lunghi per svuotare e successivamente riempire nuovamente la condotta”. E l’acqua in più che arriva da Siciliacque “ovviamente comprandola”, viene tolta agli altri Comuni vicini.

Emergenza idrica: "situazione terribile" per cittadini e albergatori

Una "situazione terribile" per cittadini e albergatori.

Non si può lavorare in questo modo, stiamo utilizzando risorse private”.

E come spiega Antonio Marino, presidente provinciale Federalberghi, per affrontare l’emergenza idrica “dobbiamo rivolgerci ai privati ogni giorno per l’acquisto dell’acqua e il numero dei rifornimenti dipende dai litri, così come anche i costi.

Si parte da 35 o 40 euro per autobotte, fino a 50 euro per quelle da 8 mila litri.

Ci sono alcune strutture alberghiere che lo fanno giornalmente e, in questa situazione terribile, l’unica cosa positiva è che alcuni alberghi sono chiusi per via della stagionalità e, quindi, non stanno sostenendo costi. Gli alberghi più grandi, invece, anche se non pienissimi, hanno questo problema che non è da prendere sottogamba”.

E proprio sui rimborsi, il sindaco Tranchida invita “i cittadini a conservare le fatture rilasciate dalle ditte che hanno provveduto a far fronte alla carenza idrica con le autobotti. Sarà cura di questa amministrazione intentare, anche a mezzo ufficio legale, di rivalersi sulla ditta che ha causato la rottura e, di conseguenza, il disservizio, chiedendo loro di farsi carico del risarcimento del danno complessivamente subito alla città, tanto agli impianti quanto allo straordinario acquisto di acqua sia da parte del comune con Siciliacque che da parte dei cittadini presso i privati".

I cittadini pagano l’acqua in base ai consumi – conclude Tranchida - e se non consumano, non pagano. Poi, se scatta il meccanismo per cui un operatore turistico deve acquistare una autobotte, la responsabilità non è certo del Comune. Ma, ribadisco, il pagamento dell’acqua avviene in base al consumo. Il Comune chiama alle sue responsabilità Enel e la ditta appaltatrice e Federalberghi dovrebbe fare una class action nei confronti di chi ha causato il danno

Anna Restivo
 



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