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31/01/2024 06:00:00

Turismo. La provincia di Trapani alla Bit (e non solo). Proteste per la tassa di soggiorno

La provincia di Trapani si prepara alla stagione turistica 2024. E lo fa con il primo appuntamento, il più importante in Italia del settore: la Bit di Milano. Sono diverse le strategie che enti e comuni stanno mettendo in campo.


Continua con una strategia condivisa, di promozione dell’intera provincia di Trapani, il Distretto Turistico della Sicilia occidentale. Mentre ci sono comuni che vanno in ordine sparso, come Marsala che è uscito dal Distretto e fa da sè venendo meno alla strategia di fare rete fondamentale in ottica di promozione. Intanto un gruppo di imprenditori del turismo è andato a Riga, capitale della Lettonia, collegata con l’aeroporto di Trapani Birgi per promuovere il territorio.
Ma nella città di Trapani tiene banco la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare la tassa di soggiorno, infatti c’è la protesta degli operatori turistici che hanno anche lanciato una petizione.


IL DISTRETTO TURISTICO ALLA BIT
- Nuove strade per il turismo e per attrarre i visitatori nella Sicilia occidentale in ogni periodo dell’anno. Passeggiare tra i vigneti, in riva al mare, tra le saline e i mulini, nelle Riserve naturali e nei Parchi archeologici cogliendo atmosfere, profumi, aromi, fragranze ed esperienze sensoriali, può offrire al turista un punto di vista originale e identitario della Sicilia occidentale; nuovi motivi di attrazione per luoghi già noti in Italia e all’estero per le bellezze della natura, l’archeologia, la storia, l’architettura, e le tradizioni religiose.
Sarà questa la chiave di lettura attraverso la quale il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale racconterà il territorio alla Borsa internazionale del Turismo di Milano che si terrà dal 4 al 6 febbraio nello stand della Regione Sicilia (Pad. 3 A15), la più importante Fiera del turismo che presenta le migliori offerte del mercato italiano e internazionale e richiama migliaia di visitatori.

 

 

 

“Le attrazioni del nostro territorio sono molte - dichiara Rosalia d’Alì, presidente della DMO West of Sicily - quest’anno alla Bit abbiamo scelto di puntare sulle esperienze sensoriali, sui profumi e gli aromi che sanno raccontare a chi verrà in questa parte della Sicilia la nostra natura, i nostri luoghi e anche la nostra cultura. Vogliamo far conoscere questa grande potenzialità che negli ultimi anni ha avuto un sensibile sviluppo e per la quale lavorano con grande professionalità tante aziende che, con successo, hanno puntato sul benessere, sulla cosmesi, sulle produzioni di qualità e naturalmente sul vino”.

 

Grazie all’adesione di alcuni imprenditori che operano nella provincia saranno proposti e raccontati percorsi che stimolano una attenzione sensoriale e olfattiva: tra questi il sale con i suoi tanti benefici, le piante aromatiche utilizzate nella gastronomia e nella cosmesi, i profumi del vino e del Marsala. Racconteranno le loro esperienze strettamente legate al territorio Claudio Dario, presidente della Seawater Hotel - Bio & Beauty spa, Floriana Sergio, farmacista e cosmetologa dell’azienda FarmaFlo srl e Ferdinando Cipolla, responsabile wine tourism sales&marketing della Cantine Pellegrino.

 

Spazio anche alle atmosfere e alle sensazioni legate alle esperienze culturali en plein air dei teatri all’aperto. Porteranno le novità delle stagioni artistiche Luigi Biondo, direttore del Parco archeologico di Segesta che ospita nei mesi estivi un importante Festival teatrale, Walter Roccaro, direttore artistico dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, che presenterà la 76esima stagione lirica nell’esedra del Teatro Di Stefano in uno grande spazio delimitato da ficus secolari all’interno della Villa Margherita e Alfio Scuderi, direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina, manifestazione internazionale di grande richiamo culturale che si svolge al Baglio di Stefano e al Cretto di Burri.
Il maestro cuciniere Peppe Giuffè farà da trait d’union tra gli ospiti, condurrà i presenti alla scoperta dei profumi, degli aromi e dei sapori “che generano buon umore”, propri della tradizione della Sicilia occidentale e proporrà, nello spazio allestito nello stand, una degustazione di prodotti siciliani in abbinamento alle erbe aromatiche e ai vini.

Anche i sindaci dei Comuni della provincia, Salvatore Ombra, presidente dell’aeroporto Trapani-Marsala, i rappresentanti di Liberty Lines e dell’Unione Maestranze avranno uno spazio per presentare i loro territori, l’offerta turistica e le manifestazioni in programma nella primavera-estate 2024.

Due i talk previsti nello stand della Regione Siciliana: domenica 4 febbraio alle 14.00 e martedì 6 febbraio alle 11.

“Ringraziamo sempre la Regione e l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata che ci mette a disposizione lo stand in Fiera - conclude Rosalia D’Alì - La collaborazione con l’assessorato e con le altre DMO siciliane è fondamentale per affrontare insieme le sfide e per tracciare strategie comuni di intervento. Ringrazio anche gli imprenditori che si sono resi disponibili e che testimoniano come tra il Distretto e gli operatori privati cresce sempre di più la giusta sinergia che ci consente di costruire una strategia di promozione e valorizzazione dell’intero territorio”.

MARSALA VA DA SOLA
L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Grillo ha deciso ormai da tempo di uscire dal Distretto Turistico e affrontare da sola la promozione turistica. Come l’anno scorso Marsala va separata dal Distretto alla Bit, e così ha deciso di affidarsi all’agenzia Feedback per il progetto The best of Western Sicily: il costo è di 12.200 euro, più 5.124 euro per servizi video e foto. Il Comune ha anche impegnato 1.000 euro per i costi della spedizione milanese della delegazione marsalese. Inoltre il Comune ha affidato all’associazione Sicilia Terra Mia un servizio di degustazione alla Bit di Milano: 3.660 euro.


OPERATORI DEL TURISMO IN LETTONIA
Promuovere le bellezze e le potenzialità del territorio in una delle più importanti borse del turismo del nord Europa. Questo l'intento di un gruppo di imprenditori locali che, grazie al contributo fattivo di alcuni enti del territorio ha deciso di rappresentare la Sicilia Occidentale
Balttour è il nome della la più grande fiera di viaggi e turismo nei paesi baltici dal giorno 2 al 4 febbraio 2024.
E’ stata scelta anche perchè già esiste un collegamento con l’aeroporto di Trapani, sarà l’unica presenza siciliana.
Promossa da Trapani welcome grazie all'investimento di un gruppo di imprenditori e di due comuni, lo stand, sarà dedicato alle attrattive turistiche del nostro territorio, Un'occasione unica, per presentare il territorio in nuovi mercati.
Per l'occasione è stata stampata e sarà distribuita una rivista in lingua Lettone, dedicata a tutto ciò che la Sicilia Occidentale può offrire, per raccontare, ad un pubblico mirato e qualificato, la ricca offerta turistica, fra bellezze naturali, storia, enogastronomia, servizi, eventi e cultura.

 

 

LA PROTESTA PER L'AUMENTO DELLA TASSA DI SOGGIORNO
A Trapani il Comune si prepara alla prossima stagione turistica. Come? Aumentando la tassa di soggiorno.
E’ tra le città più care d’Italia. E i titolari delle strutture ricettive sono infuriati.

In città si vive una perenne crisi idrica. Anche in questi giorni ci sono disagi in diverse zone della città, un po’ per l’inquinamento, un po’ per le sospensioni decise da Siciliacque e per non chiari problemi a Bresciana.

Disagi che si registrano anche in estate, o nei periodi clou, come a Pasqua, e che rischiano di lasciare un brutto ricordo della città ai turisti.

L’amministrazione guidata da Giacomo Tranchida prova a mettere le pezze, ed è difficile risolvere tutti i problemi legati all’acqua. Intanto la giunta ha deciso di rivedere al rialzo l’imposta di soggiorno. E’ la tassa che i visitatori pagano direttamente alle strutture ricettive che fanno da riscossori e che poi girano al Comune.
In teoria è una tassa di scopo. Gli introiti, cioè, dovrebbero servire a pagare servizi per rendere più confortevole il soggiorno del turista in città. In realtà spesso accade che non ci sia un utilizzo diretto di questi fondi per scopi “turistici”, ma servano per dare un aiutino ai conti dei Comuni. Fanno così tutti i Comuni.

 

 

Negli ultimi giorni, in città, è scoppiata una nuova polemica, appunto, sull’aumento della tassa di soggiorno decisa dall’amministrazione Tranchida. Un’imposta quasi raddoppiata. Gli operatori turistici non ci stanno e hanno chiesto alla giunta di ripristinare le vecchie tariffe. Tant’è che è stata anche lanciata una petizione.
“Un aumento – si legge – che pone la provincia di Trapani tra le più care, in termini di tassa di soggiorno, tra le città italiane”.

La tassa di soggiorno, ricordano gli operatori, “viene riscossa dalla stessa struttura ricettiva che quindi si ritroverà a dover gestire la contrarietà e il disagio degli ospiti costretti, al loro arrivo, a sborsare notevoli somme di denaro non preventivate, con rischi di ricadute sul rating delle strutture stesse e, per indotto, su tutto il settore turistico comunale”.
A questo balzello vanno sommati anche i recenti aumenti imposti dal governo nazionale in termini di cedolare secca, I rincari energetici, l'aumento delle rate dei mutui e, in generale, l'inflazione che rende sempre più difficoltoso gestire una struttura ricettiva garantendo al contempo qualità e servizi.

 


“Servizi che, a loro volta, sono messi costantemente in forse dalla cronica assenza d'acqua, foriera di ulteriori esborsi economici mai compensati dal comune”. Gli operatori turistici hanno deciso di lanciare una petizione online con lo scopo di chiedere alla giunta comunale di Trapani non solo di ripristinare le vecchie tariffe, ma anche di istituire “un tavolo di confronto annuale o semestrale ad accesso libero con gli operatori turistici al fine di pianificare assieme al comune la destinazione della tassa di soggiorno” Gli operatori sono pronti a manifestare se non dovessero essere ascoltati.


“Dobbiamo incentivare i turisti, non allontanarli. Così arriviamo ad essere Trapani tra le città più care d’Italia”, spiega Luca Sciacchitano, operatore turistico tra i proponenti della petizione.
Il sindaco Tranchida però la definisce una polemica inutile, perchè chi viene a Trapani non guarda la tassa di soggiorno ma quanto costano gli aerei. Il primo cittadino dice che non vogliono aumentare le tasse ai trapanesi ma garantire servizi alla città
“Noi non sappiamo come viene impiegata questa tassa di soggiorno, per questo dobbiamo capire come vengono destinati e magari decidere assieme. Servizi? Stendiamo un velo pietoso, si parla sempre di acqua inquinata” aggiunge Sciacchitano.