“Nessun accordo coi partiti alle prossime elezioni Europee e liste aperte solo a personaggi di spicco della società civile. E per le amministrative simbolo presente solo nei Comuni dove esiste un gruppo radicato che porta avanti un progetto serio e credibile”
Il coordinatore regionale del Movimento 5 stelle, Nuccio Di Paola - ha esposto ieri all'assemblea regionale del M5S la linea di condotta del Movimento agli ormai imminenti appuntamenti con le urne.
L'assemblea sì è tenuta all'Hotel Mahara di Mazara del Vallo, in una sala stracolma di iscritti e simpatizzanti, alla presenza di eletti Cinquestelle a tutti i livelli istituzionali: deputati regionali e nazionali, senatori. sindaci, consiglieri comunali e di circoscrizione.
“Come consueto -ha detto Di Paola - il MS5 camminerà sulle proprie gambe, col contributo di ottimi apporti dalla società civile e in questo senso ci stiamo muovendo. A stretto giro comunicheremo anche le modalità per le candidature. Per quanto riguarda le amministrative, il simbolo del Movimento non sarà presente in tutti i Comuni, ma solo laddove esiste un gruppo fortemente radicato con un serio e credibile progetto a supporto. Il simbolo va tutelato e non può essere concesso a cuor leggero anche a chi, magari, spera di raccattare qualche consenso confidando esclusivamente sul voto d'opinione”.
“Tornando alle Europee – continua Di Paola - dico che siamo più fiduciosi. I sondaggi nazionali testimoniano sempre un grande consenso popolare nei nostri confronti. Per fortuna sono tantissimi i cittadini che ci vedono come ultimo baluardo alla malapolitca che a livello nazionale ha azzerato il welfare e che con l'autonomia differenziata, che rischia di affossare definitivamente il Meridione, oggi ha raggiunto l'apice, senza dimenticare altre vergogne dell'agenda Meloni come la legge bavaglio. Non è certo migliore l'agenda Schifani, i cui riflettori sono puntati più che sui bisogni dei cittadini, su norme vergognose come la salva ineleggibili, la sanatoria della ville abusive o sull'incommentabile spartizione della sanità, mentre ospedali e pronto soccorso esplodono, i medici scappano verso il privato e le liste d'attesa risultano cancellate solo sulla carta”.